E’ Alexander Herrebout il primo classificato del Concorso di idee per la valorizzazione del Chilometro delle Meraviglie, lanciato nel mese di aprile e conclusosi con l’assegnazione del primo premio all’architetto olandese. Al secondo posto Maurizio Giancarlo Scariglia, mentre al terzo Giulia Lazzari. Menzione speciale all’architetto Diego Stefani. Il Concorso, varato ad aprile, aveva come obiettivo quello di valorizzare i “tesori”, visibili e nascosti, presenti sul percorso compreso tra l'ingresso del MART (Museo di Arte Contemporanea), in corso Bettini n. 43, e il palazzo Comunale Betta-Grillo, in via Santa Maria 66, facendo emergere la ricchezza e la qualità delle evidenze storiche, artistiche, culturali e architettoniche presenti, mettendole in stretta relazione con quelle commerciali ed artigianali.
Il concorso di idee ha permesso di raccogliere proposte diverse finalizzate ad avviare un processo virtuoso di trasformazione rigenerativa del centro urbano, per sviluppare una visione programmatica di città attrattiva e accogliente non solo attraverso un abbellimento tematico delle aree interessate, ma per costruire un racconto della città stessa.
Il “Km delle Meraviglie” è divenuto un “concept”, un filo conduttore, finalizzato sia a dare visibilità ai luoghi/spazi di pregio, sia dare unità ai diversi attori presenti in un racconto di sè, della propria attività, delle proprie conoscenze e curiosità, delle proprie idee e progetti, offrendo una chiave narrativa comune.
Il Km delle Meraviglie è un percorso ideale nella storia e nella cultura della città e mette sullo stesso livello, ovvero all’altezza degli occhi del visitatore, la stratificazione che il tempo ha prodotto, permettendo di conoscere i luoghi della città ed al contempo di valorizzare le peculiarità presenti, sia sotto il profilo turistico, sia sotto quello commerciale. Sono stati molti i progetti presentati e la Commissione ha scelto quello che ha ritenuto meglio rispondente alle molteplici richieste del bando, ma la qualità delle proposte è stata davvero alta e in tutti vi sono spunti per immaginare come rendere sempre migliore la città.
Al primo classificato è stato assegnato un premio di quindicimila euro, settemila al secondo classificato e tremila al terzo.
Il progetto vincitore unisce l’insieme di elementi che popolano il percorso (realtà museali, luoghi della cultura, palazzi e monumenti storici) grazie ad un filo di colore che attraversa tutto il chilometro delle meraviglie e che riprende i colori della bandiera e dello stemma della città, il giallo e il verde. Dal verde al giallo, una striscia di colore viene applicata sul pavimento, che ci accompagna attraverso il percorso. Questo colore ogni tanto si scontra contro gli edifici, si appropria di certi spazi, si divide per poi tornare ad unirsi con l’unico grande obiettivo di definirsi come guida personale degli usufruitori, inglobando la proposta commerciale (botteghe storiche, realtà dell’artigianato, mostre e vetrine del gusto). Il filo conduttore sarà improntato anche ai nuovi modi del vivere in termini di spazi pubblici e virtuali. Il turista, il visitatore, il residente sono guidati a questi “tesori”, per conoscerne la peculiarità e rimanerne incuriositi. Grazie al filo colorato dipinto sul pavimento, che attraversa tutto il percorso cambiando gradualmente colore nel suo cammino, si risolve il problema dell’orientamento nello spazio. Il visitatore sa già dove andare, accompagnato dalla guida del filo, verso i tesori della città: nel progetto vincitore sono individuate nuove aree verdi, possibilità di sviluppo per il carattere storico e artistico della zona, identificando meglio percorsi pedonali e ciclabili. Viene proposta anche una nuova concezione di Piazza Rosmini, solo pedonale, che potrebbe diventare un punto di aggregazione per la città, con una pavimentazione arricchita con erba, querce e un esempio di padiglione da utilizzare in numerose occasioni, esposizioni, cerimonie e eventi. Si tratta di idee che non avranno una immediata realizzazione ma questa raccolta di idee permette di immaginare il futuro di un’area che rappresenta il cuore della città, una città sempre più verde e sostenibile, capace di essere attrattiva sia per il residente, sia per il turista, dove la qualità del vivere urbano sia al primo posto.