Intervenire dove c’è bisogno, attraverso una relazione diretta con le persone che vivono una situazione di marginalità e sfruttamento. Questo l’obiettivo dell’Unità di Strada, un intervento del Servizio politiche sociali, che va a incontrare le persone dove vivono, uscendo dalle proprie sedi per portarsi nei luoghi del bisogno ad incontrare quelle persone per cui la strada rappresenta il principale contesto di vita e di relazione. L’elemento centrale sono gli “operatori di strada”, persone formate che sono interlocutori privilegiati, negoziatori che ascoltano, ricercano, accolgono, informano e sensibilizzano sulla rete dei servizi, accompagnando le persone coinvolte a fornire delle risposte sociali in modo da ridurre, ove possibile, i rischi legati alla vita di strada. Il Comune di Rovereto ha attivato già nel novembre del 2021 una prima sperimentazione affidata a Fondazione Comunità Solidale in quanto, oltre ad una pluriennale esperienza in questo specifico ambito sul territorio del Comune di Trento, gestisce fin dai primi anni ‘90 a Rovereto, su incarico della Provincia Autonoma di Trento, la Casa di accoglienza “Il Portico” di Borgo S. Caterina e il “Progetto Km 354” presso l’ex casa cantoniera di via Manzoni. A livello provinciale è inoltre una delle poche realtà in possesso dello specifico accreditamento relativo all’attività in parola.
“La prima fase sperimentale del Servizio Unità di Strada – spiega l’Assessore Mauro Previdi - ha raggiunto ottimi risultati sotto vari punti di vista, sia per il numero delle persone emarginate “agganciate” dall’Unità di Strada, sia per quanto riguarda il coinvolgimento, la mappatura e il monitoraggio dei luoghi frequentati dalle persone a cui il servizio si rivolge. Ora vogliamo continuare sul percorso tracciato. La forza di questo tipo di approccio è prima di tutto il modo in cui gli operatori si muovono, con competenza e professionalità, ma anche molta umanità. Le persone che vivono sulla strada soffrono un disagio sociale e il primo modo di aiutarle è quello di restituire loro dignità e diritti anche nell’utilizzare un adeguato linguaggio quando si parla di loro: sono persone senza dimora, non “ectoplasmi urbani” né “barboni”. Dare loro modo di incontrare chi li può ascoltare e aiutare, lì dove vivono, rappresenta la vera differenza. In questo gioca un ruolo fondamentale il volontariato, fatto da persone che si mettono a disposizione e si formano con esperti per poter davvero rappresentare un sostegno continuativo nel tempo. E’ un servizio prezioso per la Comunità: dobbiamo garantire la migliore assistenza e l’aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno, soprattutto a chi vive in situazioni di grave disagio sociale e che spesso non sono a conoscenza delle possibilità che hanno per superare quei momenti difficili che certamente si trovano ad affrontare”.
Le competenze dell’Unità di strada sono, inoltre, integrate dalle attività del Pronto Intervento Sociale, attivato dalla Provincia Autonoma di Trento a partire dal 1° gennaio 2023, che garantirà l’attivazione in emergenza di risposte a bisogni indifferibili e urgenti, in attesa dell’accesso ai servizi; l’attivazione di attività di aggancio, ascolto e lettura del bisogno attraverso operatori del servizio e/o intervento delle Unità di Strada, per i quali è previsto un percorso formativo obbligatorio nei prossimi mesi di novembre e dicembre. Le persone destinatarie del Pronto Intervento Sociale non sono solo senza dimora bensì coloro che dovessero avere, in particolare nei periodi chiusura dei servizi sociali territoriali, urgenti bisogni assistenziali di tipo sociale (ad esempio: l’anziano/disabile momentaneamente privo di rete famigliare che ha urgente bisogno di assistenza; persone che a causa di gravi conflitti famigliari devono essere collocate in strutture).
Alla realizzazione delle attività sopra descritte il Comune procede attraverso l’erogazione di un contributo, espressione del principio di solidarietà orizzontale sancito dall’art. 118 della Costituzione, all’Ente del Terzo Settore in possesso dei requisiti previsti dall’avviso di istruttoria pubblica, reperibile sul sito internet istituzionale www.comune.rovereto.tn.it. La procedura è disciplinata dall’articolo 36bis della L.P. 13/2006 sui servizi sociali e dalle Linee guida della Provincia Autonoma di Trento, non si tratta di un appalto.
La scadenza per depositare la necessaria documentazione, comprensiva di un progetto che sarà oggetto di valutazione da parte di apposita commissione ai fini dell’assegnazione del servizio, è fissato per la giornata di lunedì 24 ottobre 2022 ad ore 12.00.
Il contributo comunale, per i mesi di novembre e dicembre 2022 e fino al 31/12/2024, ammonta ad € 283.287,40, di cui € 195.926,20 per l’Unità di strada e il rimanente importo per il PRINS (quest’ultimo peraltro oggetto di finanziamento statale). L'inizio delle attività è previsto per il 1° novembre 2022 da parte dell’Ente che avrà presentato il miglior progetto.