“Diffondere una cultura della non violenza, rispettosa del genere, capace di promuovere la parità e la valorizzazione del ruolo delle donne”. Con queste parole l’Assessora Micol Cossali ha spiegato lo scopo del ciclo di manifestazioni organizzate attorno alla giornata del 25 novembre, “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”.
Mostre, opere teatrali, proiezioni, momenti formativi e di approfondimento per sensibilizzare e mostrare il sostegno della comunità alla diffusione di una cultura del rispetto della donna, contro ogni forma di violenza.
Molti gli appuntamenti di questa settimana: domani, Martedì 22 novembre 2022, alle ore 20.30 si terrà la Conferenza “Ricucire fili strappati e riemergere alla vita, Sostenere chi rimane dopo la violenza”, presso la Sala della Filarmonica, in Corso Rosmini. Quanti strappi può sopportare una tela, prima di essere ricucita o distrutta? Quante violenze può sopportare una donna, prima di curarsi o esserne distrutta? La violenza non termina i suoi effetti con la punizione del soggetto violento, ma necessita di interventi di sostegno alle vittime che si trovano a “ricucire i fili strappati”. Questi strappi, queste ferite possono però essere previsti e riconosciuti in tempo, e comunque possono e devono essere curati. Per capire come, l’Associazione Armonia presenterà un intervento danzato e ospiterà la neonata Associazione “I dolci sapori del bosco” odv, creata dai familiari di Viviana Micheluzzi, donna che lo scorso marzo ha perso la vita per mano del marito in val di Fiemme. Interverranno anche l’avvocata Annelise Filz e Paola Maria Taufer, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trento.
Giovedì 24 novembre, alle 17.30, si terrà invece l’incontro “Aprite le porte chiuse!”, Parole di donne e uomini sulla prostituzione, con Cecilia Nubola, Francesca Rocchetti e Sara Zanatti.
Il 25 novembre, alle ore 10.00, sarà inaugurata a Piazzale S. Giorgio una Panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. La panchina rossa, colore del sangue, collocata in una piazza, in un giardino pubblico o davanti ad una scuola, simboleggia infatti il posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza di un uomo. Un vuoto che non può essere dimenticato e che invita chi vi passa accanto a fermarsi, a riflettere, a non dimenticare.
Alla sera, al Teatro Zandonai, si celebrerà il contributo femminile alla Scienza attraverso la narrazione delle vite esemplari di quattro protagoniste non totalmente riconosciute della Fisica del ‘900, con lo spettacolo: “La Forza nascosta”. Vera Cooper Rubin, astronoma americana, Marietta Blau, fisica nucleare austriaca, Chien-Shiung Wu, fisica nucleare cinese, e Milla Baldo Ceolin, fisica italiana delle particelle elementari: lo spettacolo narra del forte valore intellettuale ed umano, del talento e della determinazione che hanno portato queste donne a raggiungere risultati fondamentali per la comprensione della natura.
Sempre il 25, alle 20.45, per la Rassegna OFF-side, andrà in scena allo SmartLab “Cosa beveva Janis Joplin”, a cura dell’Associazione Evoè! Teatro. Lo spettacolo, un evento live tra musica e parola, mezzo concerto e mezzo teatro, vede come protagonista Ma’, una blueswoman di successo che decide di tornare al punto di partenza, casa sua, per chiudere i conti con un passato di violenze e soprusi.
A chiudere la settimana, Sabato 26 novembre, nello spazio di Piazza Giacomelli verrà allestita la mostra “Donne leggendarie”, realizzata dalle ragazze del Centro educativo Intercity Ramblers, che propone i ritratti di sei donne leggendarie, attraverso una descrizione ed una illustrazione a cura di Michela Nanut. Si propongono inoltre letture animate per bambini e bambine sui temi legati alle pare opportunità, a storie di donne e/o agli stereotipi di genere e un laboratorio creativo di spillette per ragazzi e ragazze.