Rovereto 2020: Piano d'Azione per la Rigenerazione Urbana

Rovereto 2020: Piano d'Azione per la Rigenerazione Urbana

Data di pubblicazione: Giovedì, 09 Febbraio 2023

Descrizione

Tipologia di documento
Piano/Progetto

L’Amministrazione comunale, con determinazione dirigenziale n. 493/2017 di data 7 aprile 2017, ha costituito un gruppo misto di pianificazione per la predisposizione di un “Piano d’azione per la rigenerazione urbana” composto da personale interno del Servizio Tecnico e del Territorio supportato dalle consulenze dell’arch. Daria Pizzini e del prof. Stefano Stanghellini.
Risulta particolarmente importante ricordare il contesto al momento dell’avvio del suddetto Piano d’azione. Lo studio, infatti, è stato avviato in un periodo ben particolare, quando avevano terminato il loro iter di approvazione la variante al PRG “Giugno 2009: Territorio – Ambiente – Paesaggio” e la variante al PRG “Febbraio 2014” in cui sono stati introdotti importanti temi per la città, quali il riconoscimento dell’importanza del paesaggio, del sistema ambientale, il rapporto con il Piano Urbanistico Provinciale, l’utilizzo degli istituti della perequazione urbanistica e della compensazione e la sottoscrizione di accordi pubblico-privati.
Nel frattempo la la Provincia Autonoma di Trento promulgava la nuova legge urbanistica, la Legge Provinciale 4 agosto 2015, n. 15, innovando molti aspetti pur ponendosi in continuità con i principi del Piano Urbanistico Provinciale approvato nel 2008.
Limitare il consumo del suolo e riqualificare l'esistente, confermare e potenziare la centralità del paesaggio e migliorare la qualità del costruito, semplificare le procedure, ridurre e coordinare al meglio gli organismi esistenti e assicurare tempi certi di risposta ad imprese e cittadini, questi i temi centrali della riforma, associati all’obiettivo generale di offrire un quadro normativo sistematico, maggiormente semplificato e più certo. Tra le finalità oltre ai principi di qualificazione e di valorizzazione delle risorse territoriali, la legge confermava i principi di partecipazione, di sussidiarietà e di valutazione nei procedimenti di pianificazione territoriale, allo sviluppo sostenibile attuati attraverso il risparmio del territorio e all'incentivazione della riqualificazione e del recupero degli insediamenti esistenti.
Parallelamente la crisi che ha colpito il sistema economico nell'ultimo decennio ha inibito l'avvio di piccole e grandi iniziative private nel territorio comunale, bloccando di fatto l'attuazione degli interventi di rigenerazione urbana previsti dal PRG per la riqualificazione di ambiti urbani ad oggi degradati ed incongrui rispetto al territorio limitrofo.
Alla luce del contesto sopra descritto, con lo strumento del piano d’azione per la rigenerazione urbana l’Amministrazione ha inteso porsi l’obiettivo di creare uno strumento in grado di analizzare le cause della mancata attuazione degli interventi e che sapesse trovare delle risposte attraverso l'individuazione di interventi di varia natura e non esclusivamente urbanistici.
Gli elementi fondanti del PRG in vigore – quali l'istituto della perequazione e della compensazione, il valore del paesaggio, la città pubblica, la città della conoscenza e dell'innovazione, la città della cultura, la città delle relazioni – sono stati riconfermati; il Piano d'azione agisce quindi perfezionando, aggiustando ed attualizzando gli strumenti che declinano operativamente tali principi sulla scorta degli elementi innovatori sopra descritti.
Parte fondamentale del lavoro che si prevedeva, e che a posteriori è stata molto preziosa, era relativa ad individuare i migliori approcci e strumenti per la ridefinizione delle scelte pianificatorie, che si sono necessariamente relazionati sia all'idea di città che l'Amministrazione prefigura per Rovereto, che alle aspettative dei soggetti interessati, dai quali dipende l'attuazione delle previsioni.
Si è inoltre inteso incentivare un percorso teso a recuperare, valorizzare, riconoscere e promuovere i caratteri paesaggistici strutturanti la città.
Considerati gli obiettivi e le finalità poste in capo allo strumento, il Piano d'azione non possiede una natura esclusivamente pianificatoria e paesaggistica; tali elementi, seppur ritenuti rilevanti ai fini del disegno della città pubblica, sono stati imprescindibilmente accompagnati da puntuali analisi di natura finanziaria che hanno considerato, caso per caso, le migliori forme di collaborazione fra pubblico e privato per rendere le previsioni attuabili.
Un ruolo fondamentale in queste fasi è stato condotto dal prof. Stefano Stanghellini che, attraverso diversi incontri con gli interlocutori pubblici e privati, ha individuato caso per caso una soluzione ottimale.
Dal punto di vista organizzativo, lo studio è stato suddiviso in quattro fasi:
•la prima fase ha indagato la forma urbis, ovvero come si è modificato nel tempo il tessuto urbano di Rovereto, individuando come le vie del centro storico, i percorsi delle rogge, la ferrovia, i grandi viali di fine Ottocento e primo Novecento ed infine la statale hanno influenzato e modificato l’assetto del territorio, ma anche le relazioni e l’economia della città. È stata, fin da questa fase, evidente la spaccatura che hanno generato la ferrovia e la statale del Brennero tra il centro storico ed i centri di Borgo Sacco e San Giorgio.
Proprio lungo questi importanti assi, nel secolo scorso, si sono localizzati i primi insediamenti dell’industria meccanica, prima che la pianificazione urbanistica indirizzasse lo sviluppo industriale ed artigianale nella zona a sud, lasciando complessi industriali dismessi e conseguenti situazioni di degrado;
•nella fase successiva lo studio si è concentrato sull’analisi e la messa in regia dei diversi investimenti relativi alle grandi attrezzature urbane, la distribuzione commerciale, i vuoti urbani; è stata condotta un’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats), sono state analizzate le direttrici dei nuovi investimenti pubblici e privati e la coerenza con le strategie del PRG. Tutte queste conoscenze sono state messe in relazione come a disegnare una trama del tessuto cittadino, al fine di capire anche le possibili interazioni fra loro;
•nella terza fase sono state analizzate alcune aree oggetto di riqualificazione, prevalentemente lungo la statale del Brennero. Sono stati incontrati i diversi stakeholder, le proprietà, cercando di analizzare le motivazioni che hanno portato una stasi dei progetti di riqualificazione e le possibili soluzioni. Due situazioni si sono contraddistinte in questa fase: l’area ex Marangoni e l’area Ex Mangimificio SAV;
•lo studio, dopo una prima condivisione con la Giunta, è stato oggetto della stesura definitiva, consegnata in data 14 giugno 2019.

IL progetto ha, inoltre, partecipato alla VII edizione della Rassegna Urbanistica Nazionale RUN (anno 2019) nell'ambito del percorso "Mosaico Italia: raccontare il futuro".

Rovereto: strategie ed opportunità di rigenerazione urbana - video https://youtu.be/bYK1OB6i1Ww?si=HitutaLDc18SeGa3
Area responsabile del documento
Tecnico e sviluppo del territorio
Ufficio responsabile/proponente del documento
Ufficio pianificazione territoriale ed urbanistica

L'ufficio cura l'elaborazione, l'attuazione e la gestione della pianificazione territoriale in relazione a varianti generali e per opere pubbliche o varianti puntuali.

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Ultima modifica: Giovedì, 30 Maggio 2024