Un contributo dalla Giunta comunale per l’Orto San Marco

Si tratta di 30 mila euro a sostegno delle attività previste nel 2025

Data di pubblicazione: Giovedì, 29 Maggio 2025

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Immagine: Orto san Marco Setap
© Ufficio Stampa Comune di Rovereto - Creative Commons CC0 1.0 Universal - Public Domain Dedication (CC0 1.0)

È perfettamente inserito nel contesto urbano e allo stesso tempo immerso nel verde. È l’Orto San Marco in via Pasqui, uno spazio agricolo urbano, dove istanze sociali, iniziative culturali, proposte ambientali e progetti di rigenerazione urbana si intrecciano per dare vita a un’esperienza che non ha eguali sul territorio. “Nell'Orto e attorno all'Orto San Marco si contribuisce a rinsaldare la comunità di Rovereto”, è a questa formula, sintetica ed efficace al tempo stesso, che l’assessora alla promozione artistica e culturale Micol Cossali ricorre per spiegare l’importanza dell’Orto San Marco, a cui la giunta comunale ha destinato un contributo di 30 mila euro a sostegno delle attività in programma per il 2025.

L’Orto, nato nel 2022 per iniziativa di H2O+ Ets grazie a un bando di Welfare a km 0 della Caritro e al sostegno del Comune di Rovereto, si è infatti subito presentato come un luogo di inclusione, di innovazione e di sostenibilità. Un luogo di aggregazione aperto alla comunità anche attraverso l’organizzazione di numerose iniziative culturali. Circa 2 mila quadrati che ospitano un maso, alcune serre, un orto circolare e un gelseto che racchiude 500 alberi di gelso di sette varietà diverse, fondamentale per la biodiversità e per l’attività didattica.

“Il 2025 rappresenta un anno cruciale per consolidare quanto ideato negli anni precedenti, valorizzando le attività che hanno ottenuto maggiore riscontro, come la didattica, l’agricoltura sociale e gli eventi culturali. Il 2025 è anche un anno fondamentale di transizione, in cui il nostro impegno è quello di trasformare Orto San Marco in un ente solido e autonomo, capace di continuare a crescere e a sostenere il territorio, grazie alla costituzione di una governance forte e duratura” spiega la presidente di H2O+ Manuela Vadalà.

L’Orto San Marco come anticipato ha come campi di azione soprattutto il sociale, la cultura e la didattica. Per quanto riguarda la prima area l’Orto collabora in progetti di inclusione con la cooperativa Amalia Guardini e l’associazione Ubalda Bettini Girella soprattutto in tema di disabili e di adolescenti, in progetti a contrasto della dispersione scolastica e in misure alternative alla detenzione. Per quanto riguarda l’area didattica l’Orto ha organizzato numerose iniziative per le scuole dove le tematiche affrontate sono quelle dell’importanza del suolo, dell’alimentazione, della biodiversità, della stagionalità e del km 0.

“L'Orto San Marco è una realtà innovativa che è nata in questi anni grazie alla combinazione di tanti elementi diversi e che vede collegati e intrecciati il mondo dell'agricoltura, esperienze di formazione ed educazione ambientale, iniziative di progettazione culturale e impatto sociale e inclusione. È veramente una realtà che ha saputo costruire, e che sta costruendo, un nuovo modello di interazione tra vari soggetti, anche andando al di là di quelle che sono le normali segmentazioni d'ambito che vedono appunto da una parte il mondo della cultura, dall'altra il sociale, dall'altra l'ambiente, dall'altra il mondo agricolo”, aggiunge l’assessora Cossali.

“L’esperienza dell’Orto San Marco rappresenta la possibilità anche all’interno delle città di tradurre in concretezza progetti legati alla salvaguardia del territorio e al riuso degli spazi dismessi, alla possibilità di creare momenti condivisione ma anche di socialità all’interno della città. È un progetto che coinvolge. oltre l’ambito sociale e ambientale. anche quello paesaggistico e urbanistico proprio perché tutta questa serie di attività si traduce in una rigenerazione dello spazio pubblico. È un progetto che abbraccia molti temi di primo piano per le città contemporanee e che si riflettono in strategie di pianificazione urbanistica”, spiega l’assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile Andrea Miniucchi.

“L'Orto San Marco ha proprio questo grande valore, di essere un centro socio-culturale a vocazione ambientale che mette i temi della sostenibilità, della conoscenza dell'ambiente, della natura, dei meccanismi anche del nostro rapporto con la natura al centro dell’attenzione. Fondamentali sono inoltre i progetti didattici rivolti alle scuole perché è fondamentale che i principi dell’educazione ambientale vengano appresi fin da subito affinché i bambini di oggi siano domani adulti corretti e rispettosi nei confronti dell’ambiente” aggiunge da parte sua l’assessore alla transizione ecologica e all'ambiente Ruggero Pozzer.

Comunicato Stampa 86/2025

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Ultima modifica: Giovedì, 29 Maggio 2025