Un successo oltre le aspettative. È questo il giudizio unanime su “Tre volte Lucy”, il festival letterario conclusosi di recente, condiviso dagli organizzatori e dall’assessorato alle attività culturali nella persona di Micol Cossali, che soprattutto si è spesa affinché la prima tappa delle prima edizione assoluta a livello nazionale del neonato festival letterario si tenesse Rovereto. Un’occasione unica offerta alla cittadinanza per incontrare da vicino cinque protagonisti della cultura e che i roveretani non si sono lasciati sfuggire. Al punto che il sito di prenotazioni per gli incontri con Nicola Lagioia, Cecilia Sala, Francesca Mannocchi, Chiara Tagliaferri e Alessandro Cattelan è stato letteralmente preso d’assalto e i posti a disposizione sono andati esauriti nel giro di poche ore. Un successo che fa ben sperare riguardo a una (ormai molto probabile) seconda edizione del festival per l’anno prossimo sempre a Rovereto.
Il pieno di pubblico non ha premiato solo gli incontri con gli autori, ma ha interessato anche le librerie e i musei aderenti all’iniziativa: Mart, Museo civico e Mitag nei giorni del festival hanno incrementato il numero degli ingressi, e questo grazie anche alla qualità degli eventi, incontri e iniziative messi in campo per l’occasione e ispirati al tema del festival, la paura.
I nomi di grido degli scrittori coinvolti, il carattere informale degli incontri, senza paludamenti accademici, l’attualità dei temi al centro del dibattito, sono tutti elementi che hanno senz’altro contribuito a decretare il successo dell’iniziativa. Ma da soli nonbastano a spiegare unacosì grande partecipazionedi pubblico, soprattutto da parte dei giovani. Un dato questo che sfatamolti pregiudizi riguardo il rapporto delle nuove generazioni con i libri. Ma un dato soprattutto incoraggiante, come conferma la consigliera con delega al “Patto per la lettura” Giulia Mirandola, il progetto voluto dall’amministrazione comunale per promuovere la lettura e la “pratica” dei libri. Il che porta a concludere che non solo c’è modo e modo di parlare di libri e di cultura, ma anche, più in generale, che quando la proposta è di qualità, la risposta del pubblico non si fa attendere.
“Siamo molto contenti di questa edizione zero del festival “Tre volte Lucy” a Rovereto e siamo contenti che questa rivista abbia scelto proprio Rovereto come prima città in Italia da cui partire, il che è significativo del riconoscimento di un fermento culturale, di potenzialità che sono lette anche dal resto d'Italia. Siamo riusciti a coinvolgere in modo attivo i musei, portando al centro gli autori, quindi in un modo diverso per parlare di libri, per mettere al centro i libri e la lettura, portando in presenza gli autori e quindi ritrovando la voce viva, l'incontro e il racconto di chi conosciamo spesso attraverso le parole scritte e i loro articoli, i loro libri. Quindi c'è stata una bella atmosfera, un senso di ritrovarsi da parte delle tante persone che hanno partecipato agli incontri e che hanno dimostrato grande affetto per gli ospiti che sono arrivati a Rovereto – ha spiegato l’assessora alla promozione artistica e culturale Micol Cossali - Si è creata una bella atmosfera da festival, anche un senso di appartenenza e vicinanza che ci ha fatto pensare già alla prossima edizione, sempre con la voglia di coinvolgere la città, le librerie, e in modo forte anche i musei, che sono degli alleati importanti nella proposta culturale, legata agli autori e al libro per la nostra città”.
“L'impegno organizzativo per la realizzazione del Festival è stato significativo, ma altrettanto notevole è stato l'apprezzamento del pubblico. È stata un'esperienza davvero positiva e coinvolgente. Gli spazi della Biblioteca Tartarotti hanno ospitato, in particolare, il podcast live di Morgana con Chiara Tagliaferri, un segno tangibile di come la biblioteca stia evolvendo per accogliere pubblici e servizi sempre più diversificati e al passo con i tempi", ha aggiunto la coordinatrice delle attività della biblioteca civica Tartarotti Cristina Sega.
Comunicato Stampa 42/2025