Dalle 20,30 alle 21,30 di domani, sabato 23 marzo, rimarranno spente le luci che solitamente illuminano il Ponte Forbato sul Leno, il Castello - sede del Museo Storico Italiano della Guerra - e il Museo di Scienze e Archeologia di Borgo Santa Caterina.
Sono questi i luoghi simbolici scelti dall’Amministrazione comunale per sostenere l’iniziativa promossa dal WWF per il contrasto al cambiamento climatico.
Riportiamo di seguito la nota ricevuta dal direttore generale del WWF Italia ETS Alessandra Pampolini, con l’invito ai Comuni italiani alla partecipazione all’edizione 2024 dell’evento.
“Nata a Sidney nel 2007, Earth Hour è oggi una manifestazione mondiale in continua crescita che nel 2023 ha coinvolto miliardi di persone in oltre 190 Paesi in tutto il mondo con lo spegnimento simbolico delle luci di migliaia di monumenti, edifici, piazze e strade.
Ogni anno rileviamo con allarme l’accentuarsi dei fenomeni e degli impatti legati alla crisi climatica. Purtroppo, però, lo scorso anno ha davvero sconvolto gli scienziati con temperature che, nell’ultima parte dell’anno, sono andate completamente fuori scala. Peraltro, ormai le istituzioni scientifiche sono concordi nel sancire che il 2023 è stato, a livello globale, l’anno più caldo mai registrato nella storia umana: un ennesimo anno terribile dal punto di vista di climatico, con moltissimi fenomeni estremi in tutto il mondo e particolarmente violenti nel Mediterraneo, dalle alluvioni catastrofiche in Italia e Grecia, al ciclone che ha colpito la Libia e provocato migliaia di vittime, alle feroci ondate di calore.
La COP28 sul clima di Dubai ha ribadito che l’obiettivo collettivo è limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e, per la prima volta, ha indicato la strada per raggiungerlo nella “transizione fuori dai combustibili fossili nei sistemi energetici”, chiedendo che la capacità di energia rinnovabile sia triplicata e l’efficienza energetica raddoppiata entro il 2030.
Occorre un’accelerazione nell’azione per l’abbattimento delle emissioni, ma i Governi sembrano incapaci di intraprendere insieme questa sfida vitale per il futuro del Pianeta, nonostante gli indubbi vantaggi collettivi che la transizione giusta può portare anche dal punto di vista economico e sociale, oltre che da quello climatico e ambientale. Le fonti rinnovabili, peraltro, con il risparmio e l’efficienza energetica, sono la vera ricetta per assicurare indipendenza e sicurezza energetica.
La natura è uno dei nostri maggiori alleati anche contro la crisi climatica: ci sta consentendo di attenuarne gli impatti, molto spesso a sue spese (ad esempio, acidificazione dei mari e degli oceani provocata dall’anidride carbonica assorbita). Assicurare la buona salute degli ecosistemi e il ripristino della natura è anche la prima misura da attuare per l’adattamento al cambiamento climatico.
La COP15 sulla biodiversità di Montreal si è conclusa con un accordo su un pacchetto di misure per contribuire ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, tra cui un Quadro globale per la biodiversità post-2020 e una serie di decisioni su finanziamenti, attuazione, monitoraggio e condivisione di informazioni/benefici. All’alto livello di ambizione espresso per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030, occorre però far seguire azioni concrete.
Il 2024 sarà ancora una volta un anno importante, se non si cambia passo la finestra per evitare i cambiamenti climatici più disastrosi rischia di chiudersi. A livello globale, inizierà la discussione sui prossimi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Ma soprattutto dovrà essere l’anno dei fatti dopo tante parole: il 2030 è vicinissimo e occorre abbandonare rapidamente i combustibili fossili e investire nelle fonti rinnovabili e nel risparmio ed efficienza energetica e delle risorse.
Con Earth Hour il WWF propone a tutti, cittadini, comunità, imprese, istituzioni, di lavorare insieme per affrontare gli enormi pericoli della crisi climatica con urgenza ed efficacia. È necessario incrociare l’azione climatica con le politiche economiche e sociali e per questo chiediamo che anche in Italia venga approvata una Legge sul Clima che avvii la trasformazione in tutti i settori. Chiediamo anche che, dopo i rilievi della Commissione Europea, venga profondamente rivisto l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), perché rappresenti la prima tappa dell’uscita da tutti i combustibili fossili e punti decisamente su rinnovabili ed efficienza in tutti i settori energetici.
Earth Hour è quindi, oggi più che mai, un appello alla Terra per la Terra, una chiamata all’azione affinché ognuno, con il semplice gesto di spegnere le luci per un’ora, dichiari la sua assunzione di responsabilità e si unisca agli altri in un’azione comune: solo agendo insieme ce la potremo fare.”