Si alza il sipario su Station for Transformation. Mercoledì mattina nella sala del consiglio di Palazzo Pretorio, sede del Comune di Rovereto, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “Partenze”, evento inaugurale in programma venerdì pomeriggio nel parco della stazione dei treni del progetto europeo Station for Transformation, noto anche come S4T, la sigla che campeggia sui pannelli apparsi da qualche tempo nel sottopassaggio e nei luoghi più trafficati della stazione.
S4T è il progetto europeo che vede il Comune di Rovereto, in qualità di capofila insieme ad altri otto partner, impegnato per i prossimi due anni in diverse e processi di coprogettazione in temi di stringente attualità, quali il cambiamento climatico, la sostenibilità ambientale e la biodiversità, nei locali dismessi della stazione dei treni e negli spazi circostanti.
Il progetto vincitore nel 2023 del bando “European Urban Iniziative” in supporto al Nuovo Bauhaus Europeo, l’iniziativa di finanziamento per favorire la transizione verde, ha ottenuto finanziamenti da parte dell’Unione Europea per poco meno di 5 milioni di euro e si svilupperà per una durata di 48 mesi per una spesa complessiva di oltre 6 milioni di euro. Oltre il Comune, i partner coinvolti nel progetto sono la Comunità della Vallagarina, l’Associazione la Foresta Accademia di Comunità, la onlus Europe Consulting, la società cooperativa Trentino Social Tank, il Centro per la cooperazione internazionale, l’associazione culturale Brave New Alps, l’Università degli studi di Trento, lo studio di architettura e urbanistica Campomarzio. Ferrovie dello Stato e la Rete ferroviaria italiana, pur non rientrando tra i partner, hanno riconosciuto la validità del progetto e contribuito in maniera determinante mettendo a disposizione gli spazi della stazione a titolo di comodato gratuito.
Tra gli obiettivi di Station for Transformation rientra inoltre il coinvolgimento di altre città europee dove il progetto viene replicato: esse sono Nova Gorica in Slovenia, Sibiu in Romania, e Granada in Spagna.
Dalla vittoria del bando, nell’estate 2023, molte energie sono state spese in attività di incontro e di confronto con i partner del territorio e con la comunità, in scambio di competenze, nella progettazione e nell’organizzazione degli spazi da rigenerare. Per i quali sono già pronti i progetti esecutivi e la partenza dei lavori è ormai prossima.
Alla conferenza stampa erano presenti per il Comune di Rovereto l'assessora alla cura e al benessere sociale e l’assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile.
Dei partner erano presenti Antonio Salvago per la Comunità della Vallagarina, Sebastiano Moltrer e Veronica Martini per La Foresta - Accademia di comunità, Letizia Caporusso per Università di Trento, Enrico Lunelli e Pietro Vincenzo Ambrosini per Campomarzio, Claudio Tagliabue e Chiara Campana per Trentino Social Tank, Bianca Elzenbaumer e Chiara Mura per Brave New Alps.
“L’evento di venerdì 11 l’abbiamo intitolato Partenze perché è un nome che ci ricorda innanzitutto la stazione dei treni, che è il cuore e il luogo del nostro progetto Station for Transformation, e poi perché è comunque la partenza di un percorso che in realtà è iniziato già da molti mesi. È un momento di presentazione alla cittadinanza di quanto è stato fatto fino adesso. I luoghi del progetto non sono ancora pronti, perché i lavori partiranno tra qualche mese, però c'è stato un grande lavoro di co-progettazione degli spazi, di co-design, di impegno di tutti i partner. Ci saranno delle visite guidate, a partire già dal primo pomeriggio fino alle 19, per visitare sia l'ex bar Iris, l'ex tabaccheria e il primo piano della stazione. Ogni spazio del progetto avrà delle funzioni diverse che saranno raccontate dai partner rispetto a quello che avverrà poi all'interno di questi spazi. Il parco della stazione, dove si terrà questo momento di festa, anche se non è direttamente coinvolto nei lavori di ristrutturazione del progetto, lo abbiamo sempre pensato come un luogo anche questo di rigenerazione, che si collega agli spazi ristrutturati e all'attività che ruoterà attorno a quell'area, per una visione di rilancio, di rigenerazione, non solo della stazione e degli spazi del progetto, ma anche dell'area circostante”, ha dichiarato l'assessora alla cura e al benessere sociale del Comune di Rovereto.
“Station for Transformation è il progetto di una comunità che è riuscita, grazie alla capacità progettuale e d’immaginazione di molte persone, a portare su Rovereto questa opportunità: di vederci noi essere promotori di una serie di politiche che poi trasferiremo in altre città come Gorizia Nova Gorica, che è capitale europea della cultura. Tutto ciò ci fa comprendere come stiamo trasferendo a Rovereto, che molte volte viene criticata per essere un po' sonnolenta, tutta una serie di temi e di questioni che ci mettono al pari di altre realtà, in un sguardo alla città contemporanea, al vivere la città contemporanea, alle sfide, alle difficoltà, alle contraddizioni che la città contemporanea porta con essa”, sono state le parole dell’assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile.
Station for Transformation è un progetto innovativo che, nello spirito del green deal, si propone di affrontare il problema della crisi climatica da diverse angolazioni, tanti quanti sono i partner che hanno concorso, ciascuno per un particolare settore di specializzazione: sotto il profilo ambientale in riferimento alla tutela della biodiversità, sotto il profilo urbanistico e architettonico in un’ottica di sviluppo sostenibile, sotto il profilo sociale per quanto riguarda progetti di inclusione e lo scambio con la comunità e il territorio.
Progetto innovativo in secondo luogo per il ruolo centrale che verrà ad assumere la stazione dei treni anche in considerazione delle recenti trasformazioni urbanistiche in atto: da linea di demarcazione a cerniera di scambio e di transito fra i settori orientale e occidentale della città grazie all’apertura del sottopasso e alla realizzazione del percorso ciclopedonale ormai alle battute finali. Grazie a S4T La si prospetta una nuova vita per la stazione dei treni: da realtà marginale a spazio multifunzionale, da luogo anonimo di passaggio a esperienza dove vivere, conoscere e sperimentare le vocazioni del territorio e le cosiddette buone pratiche nei settori del turismo sostenibile e dell’agroalimentare.
Programma:
Il programma di Partenze ha preso il via alle 14 con i saluti istituzionali delle autorità e la visita guidata agli spazi. Le visite proseguiranno per l’intera giornata, a intervalli di un’ora l’una dall’altra, a partire dalle 15 e 30 (massimo 15 persone alla volta). Così come per tutta la giornata sarà attivo un info point vicino al bar Iris. Altre attività continuative dalle ore 15 alle 20 e 30 sono poi S4T su Ruote, giochi e convivialità a cura dello Studio Tangram, Fotoricordi della stazione a cura de La Foresta e Slogan prodotti dalle attività laboratoriali della mattina nel sottopasso.
Molto ricca la sezione del programma relativa ai laboratori: si è iniziato alle 15 e 30 con “Comunità Frizzante”, che prevede qualche chiacchiera sulle erbe selvatiche intorno al parco della stazione con Irene Manfrini di Brave New Alps (prenotazione sul posto). Sempre alle 15 e 30 ha preso il via “Forno Vagabondo”, con il panificatore e ricercatore Gianluca Giabardo de La Foresta (iscrizione tramite email a s4t@laforesta.net). Stessa ora, 15 e 30, anche per gli “Annunci ritardi climatici”, in cui si sono registrati degli annunci sulla crisi climatica in stile ferroviario, a cura di Trentino Social Tank. Alle 15 il programma prevedeva “Spille a mille”, con la realizzazione di spille a cura di Brave New Alps. Alle 15 e 30 è stato invece il turno di “Il Pianeta nel Piatto: come il cibo modella il pianeta”, organizzato dal Centro per la cooperazione internazionale.
La sezione Presentazione e discussioni ha previsto due appuntamenti, entrambi al Parco della Stazione: alle 15 e 30: “Includere chi vive ai margini: Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni Italiane” a cura di Europe Consulting/Binario 95. E alle 17 “Democrazia del cibo e politiche del cibo: quale relazione?”, un dibattito organizzato dall’Università di Trento con Francesca Forno del dipartimento di sociologia e a cui partecipano Andrea Calori, presidente Està (Economia e Sostenibilità), Paola Fontana, coordinatrice del progetto Nutrire Trento del Comune di Trento e gli assessori del Comune di Rovereto Arianna Miorandi e Ruggero Pozzer.
Dalle 15 e 30 alle 20 e 30 è rimasto attivo punto di ristoro con bibite di Comunità Frizzante e pop corn con mais locale.
Gli spazi:
L'ex-edicola, al piano terra della stazione dei treni di Rovereto, diventerà uno spazio interattivo dedicato a raccontare come il territorio della Vallagarina sta rispondendo alla crisi climatica e a ispirare azioni concrete per la tutela della biodiversità. Lo spazio ha offerto un'esperienza che unisce ecologia e narrazione, stimolando la curiosità e l'inclusività.
A partire da gennaio 2024, è stato avviato un percorso di co-design con realtà culturali, agricoltori, organizzazioni ambientaliste e professionisti ecosociali da cui sono emerse alcune attività come la creazione collettiva di storie sulla biodiversità e sul clima attraverso stampa, video, audio e mappe. Lo spazio ospiterà inoltre installazioni multisensoriali ed eventi comunitari per celebrare la biodiversità e le persone che si impegnano per preservarla; uscite sul territorio per scoprire le migliori pratiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e preservazione della biodiversità in diversi ambiti della Vallagarina.
Il primo piano della stazione è previsto che diventi uno spazio di co-creazione, un luogo di incontro e confronto sul futuro della Vallagarina dove esperti e cittadini apprendono, immaginano nuove direzioni di cambiamento e progettano soluzioni. È progettato come uno spazio in continua evoluzione, un luogo dalle mille possibilità: una piazza-salotto che si adatta per ospitare dibattiti, formazioni e momenti di scambio rivolti alla società civile, alle pubbliche amministrazioni, alle scuole e alle associazioni del territorio. Un luogo dove si progettano percorsi partecipativi per sviluppare politiche climatiche virtuose attraverso processi di co-progettazione. Uno studio di produzione per raccontare le voci del territorio attraverso podcast e video; sfide su clima e biodiversità che danno vita a iniziative pubbliche e civiche di rilievo, coinvolgendo anche le scuole del territorio. Lo spazio ospiterà inoltre un’area coworking aperta a professionisti, associazioni e studenti e un living lab in collaborazione con l’università, dedicato alla sperimentazione di nuove soluzioni per la sostenibilità e l’innovazione, Sono previsti inoltre una serra verticale per testare tecniche di coltivazione sostenibile e un giardino pensile sul terrazzo.
L’ex bar Iris, di fronte alla stazione, sarà invece adibito a cucina climatica di comunità, in cui sarà tematizzato il cambiamento climatico, e le sue connessioni con la perdita di biodiversità, attraverso la lente del cibo e della trasformazione alimentare.
Più in particolare ospiterà sessioni sperimentali di cucina comunitaria a tema, corsi e workshop per la comunità e per professionisti per promuovere competenze e pratiche innovative di produzione alimentare con un impatto positivo sulla biodiversità ed il clima e un laboratorio di trasformazione alimentare condiviso.
Comunicato Stampa 45/2025