Presentata ieri la giornata dedicata al 95° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini “F. Filzi” di Rovereto

Domenica 8 settembre dal mattino una grande sfilata in partenza dal Monumento all’Alpino toccherà alcuni luoghi simbolo della città

Data di pubblicazione: Mercoledì, 04 Settembre 2024

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Immagine: Conf Stampa 95° Gruppo Alpini Filzi
Licenza sconosciuta

Si è svolta ieri mattina la conferenza stampa per presentare le iniziative in programma per il 95° anniversario dello storico Gruppo Alpini “F. Filzi” di Rovereto che proprio nello stesso giorno di fondazione – l’8 settembre – ne ricorda la nascita, nel lontano 1929.

Riuniti presso la Sala del Consiglio comunale di Rovereto, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Alpini, al livello locale e nazionale, sono stati introdotti dal Vicecapogruppo Giovanni Laezza che ha ringraziato l’Amministrazione per l’ospitalità in una sede così prestigiosa e densa di riferimenti storici.

Una scelta non certo casuale, ma per dare maggiore risalto all’evento, così come ha sottolineato la padrona di casa, la Sindaca Giulia Robol intervenuta per prima, queste le sue parole:

“Era giusto che questo appuntamento si svolgesse proprio in questa Sala, che è simbolo e cuore della nostra comunità e anche del cammino storico e sociale che il Gruppo Filzi di Rovereto e in generale l’Associazione Nazionale Alpini ha percorso, trasformando una storia fatta di sofferenza e conflitto in un confronto pacifico. Le commemorazioni – la cui attualità talvolta viene messo in discussione - trovano qui il proprio significato, quello di un rito che non deve essere fine a sé stesso ma occasione di tramandarne i valori di presenza, di costanza, di memoria che deve trovare una forma di attualizzazione ai tempi in cui viviamo, per poterli trasferire come in una staffetta alle giovani generazioni. Gli Alpini di allora hanno sperimentato guerra e morte, ora questa esperienza deve rivolgersi al presente e al futuro per tenere vivo e costruire, laddove andato smarrito, uno spirito di solidarietà e altruismo, quello che è il vero antidoto agli individualismi e all’indifferenza. Gli Alpini sono sempre presenti durante ogni tipo di emergenza: a loro va la riconoscenza della comunità, anche per questo tipo di iniziative che mettono in campo per far conoscere la loro preziosa attività”.

Ha poi preso la parola il prof. Mario Cossali al quale è stata affidata la l’introduzione storica del Gruppo Alpini di Rovereto, che è possibile approfondire sul libretto dedicato all’edizione di quest’anno. La fondazione è avvenuta proprio l’8 settembre 1929 – ha ricordato Cossali – sulla cima dell’Altissimo nel gruppo del Baldo e subito intitolata a uno dei grandi martiri roveretani, Fabio Filzi, catturato e impiccato dagli Austriaci nel 1916. Bisogna considerare che in quegli anni il Trentino viveva un momento storico molto diverso rispetto alle regioni confinanti Veneto e Lombardia. La Grande Guerra si era ormai conclusa, il Trentino era diventato italiano, anzi “redento” come il regime fascista ne glorificava la liberazione. Anche i primi Alpini sono chiamati a collaborare nel costruire l’Italia e lo spirito unificante che riescono a creare è grazie al culto della montagna, che più della Patria, rappresenta un vero riferimento in cui riconoscersi.

Nella nostra città si vive un’epoca storica e sociale molto particolare e che si differenzia rispetto alla vicina Trento: nasce allora la vocazione industriale di Rovereto con le prime aziende che al loro interno sviluppano alcuni fenomeni innovatori quali l’impiego di manodopera femminile e l’apertura di nidi aziendali, come quello presso la Manifattura Tabacchi.

In questo contesto e dopo il secondo conflitto mondiale, cambia anche la figura dell’Alpino che deve mutare le sue esperienze di guerra in missioni di pace, oggi più che mai attuali e necessarie.

Il capogruppo Giampaolo Rosa è intervenuto per ringraziare l’Amministrazione comunale e le diverse associazioni militari che hanno contribuito a realizzare la manifestazione, senza dimenticare i tanti volontari che si sono spesi in quest’occasione.

Un intervento con spunti interessanti e originali anche quello dell’avv. Mauro Bondi, Consigliere della Sezione A.N.A. di Trento che ha voluto sottolineare come ci siano aspetti meno conosciuti di quelli tradizionalmente riferiti alle attività dell’Associazione. Sono quelli legati alle attività di studio e ricerca dei centri studi delle 82 sezioni a livello nazionale. Tra i Gruppi in Trentino, 264 in totale, si distingue quello di Rovereto, probabilmente per l’innata attenzione cittadina verso la cultura. Bondi ha ribadito ancora la necessità di tenere viva la memoria della storia alpina (“le braci piuttosto che il fuoco” come l’ha definito) ma con la convinzione di voler operare con lo sguardo rivolto al presente e al futuro, ricordando che l’A.N.A. è una grande associazione, aperta soprattutto ai giovani.

Ed è a loro che si è rivolto nel suo intervento Maurizio Pinamonti, Consigliere Nazionale A.N.A. e massima autorità alpina presente in sala, spiegando come l’Associazione organizzi dei campi scuola in cui i giovani partecipanti hanno modo di sperimentare cosa significhi vivere in un ambiente di montagna e di comprendere il valore del tempo donato agli altri e quello spirito per cui “in vetta, in cordata si va assieme”.

Ha concluso la conferenza il Vicecapogruppo Giovanni Laezza, auspicando la piena riuscita di quella che deve essere una grande e bella festa per la città, una sfilata e una manifestazione che non è certo riservata agli Alpini ma deve diventare quella di tutti coloro che vogliono partecipare.

Appuntamento dunque domenica prossima 8 settembre ad ore 9,00 ai Giardini alla Pista di via Dante per l’ammassamento Alpini, alle 10,00 con l’Alzabandiera e la deposizione della corona presso il vicino Monumento all’Alpino con la Fanfara di Lizzana. La sfilata inizierà alle 10,15 con un percorso di 1,5 km che, dal Ponte degli Alpini, lungo via 1a Armata, via Santa Maria e attraverso le belle piazze del centro storico si conclude nel Borgo di Santa Caterina per la messa nell’omonima chiesa alle 11,15. Alle 12,00 sono previsti gli interventi delle autorità e infine il rancio alpino alle 12,30, servito presso l’Oratorio di S. Caterina e preparato dai volontari Nu.Vol.A. per concludersi con un pomeriggio di intrattenimento.

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Ultima modifica: Mercoledì, 04 Settembre 2024