Ogni anno il 22 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell'Acqua. È una giornata che è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con lo scopo di ricordare a tutti quanto è importante l’acqua per sopravvivere in questo pianeta.
Rovereto è una città che deve la sua esistenza e la sua fortuna all’acqua, sorta attorno al torrente Leno e il fiume Adige e dissetata dalla sorgente dello Spino. Proprio alla sorgente che alimenta l’acquedotto della città è dedicato un appuntamento che mette al centro del dibattito la necessità di valorizzare la conoscenza dello Spino, incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto e stimolare l’uso consapevole della risorsa idrica in un momento di grave crisi climatica a livello mondiale. L’evento è organizzato dall’organizzazione locale di promozione culturale nel campo della salute Alpi Bio, che da anni è attiva in eventi analoghi. L’iniziativa, che si prefigge di diffondere conoscenza e sensibilizzare sul tema, è destinata alla cittadinanza di Rovereto, alle nuove generazioni, ai professionisti che si occupano di turismo e ai professionisti della ristorazione, chiamati a prendere parte attivamente alla rete di custodi della sostenibilità ambientale e della cultura che qualifica l’acqua della fonte dello Spino.
venerdì 22 marzo ore 17.30
Biblioteca Civica Tartarotti – sala multimediale
introducono
sindaca reggente Giulia Robol
assessore all’ambiente, aree verdi e beni comuni Andrea Miniucchi
intervengono
Matteo Frisinghelli (Novareti) – Nuove garanzie di qualità dell’acqua: ruolo del gestore
Angelo Giovanazzi (Alpi Bio – Slow medicine) – Spino: bene comune
Sandro Aita, architetto – Rovereto città dell’acqua: una via possibile verso lo Spino
modera
Davide Sighele RAI
Giulia Robol: “L’emergenza idrica mondiale, strettamente legata alla crisi climatica, è un tema urgente che colpisce tutti. In un momento così delicato, Rovereto è chiamata a riflettere sulla sua identità di città nata grazie all’acqua e alimentata da una sorgente, quella dello Spino, unica per caratteristiche chimiche dell’acqua e per portata. Lo Spino rappresenta una risorsa indispensabile da tutelare e valorizzare, ed eventi come questa tavola rotonda chiamano tutti gli attori coinvolti – cittadinanza e operatori di settore – a condividere progettualità in funzione di una sempre maggiore consapevolezza sul tema idrico.”
Angelo Giovanazzi (Alpi Bio – Slow medicine): “La città di Rovereto potrebbe essere soprannominata “Città dello Spino”, dal nome della sorgente pedemontana che costituisce la sua fonte d’acqua potabile da quasi 200 anni. Tale fonte, caratterizzata da un’elevata portata e da una equilibrata qualità mineralogica, è tutelata da analisi e strumentazioni moderne e rappresenta un prezioso bene comune da tutelare e valorizzare, della quale tutta la cittadinanza dovrebbe essere orgogliosa. Rovereto dovrebbe riscoprire la sua sorgente, in un cammino che segue lo scorrere della limpida acqua montana da Trambileno attraverso la città fino alle fontane storiche del centro. Invitiamo a una presenza attiva alla tavola rotonda da parte degli utenti del servizio idrico locale dello Spino, con proposte innovative di valorizzazione dell’acqua del “sindaco” a seguito dell’informazione periodica da parte dei gestori idropotabili. Invitiamo gli operatori economici, consapevoli dell’identità che contraddistingue la nostra terra per la qualità dell’acqua delle fontane storiche e del rubinetto. Invitiamo infine tutto coloro sono pronti a selezionare e preferire per i propri acquisti, con il voto del portafoglio, le attività economiche (della filiera di produzione, turismo, ristorazione) che rendono palese la scelta di custodi del valore dell’acqua pubblica dello Spino e messaggeri del bene comune acqua dello Spino”.