La commemorazione dell’eccidio di Malga Zonta

L’attualità dell’esempio di chi diede la vita per la libertà e la giustizia

Data di pubblicazione: Lunedì, 18 Agosto 2025

Tempo di lettura: 2 min

Immagine: Malga Zonta 2025 a
© Comune di Rovereto - Creative Commons CC0 1.0 Universal - Public Domain Dedication (CC0 1.0)

Si è celebrata venerdì 15 agosto a passo Coe la tradizionale commemorazione dell’eccidio di malga Zonta. Centinaia di persone si sono radunate sui prati che circondano la malga per ricordare i 14 partigiani e i tre civili che la notte del 12 agosto 1944 furono trucidati dai soldati nazifascisti nel corso di un rastrellamento. Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti dei Comuni di Folgaria, di Schio, di Rovereto, delle Province di Trento e di Vicenza e i rispettivi rappresentanti dei comitati dell’Anpi locali e provinciali. La messa è stata celebrata alla mattina da don Maurizio Mazzetto mentre l’orazione è stata tenuta dallo storico Francesco Filippi. Ha accompagnato la cerimonia il gruppo folk l"Osteria Popolare Berica".

Nel corso della cerimonia, in un clima di sentita partecipazione è stato ricordato il sacrificio delle diciassette persone, tutti ragazzi, che hanno dato la vita in nome dei valori della libertà e della giustizia. Valori attuali e condivisi che spiegano perché tanta gente si dia ogni anno appuntamento a malga Zonta, a più di ottant’anni di distanza dai fatti. Un messaggio, quello del sacrificio di malga Zonta refrattario al passare del tempo, che acquista anzi tanta più attualità e vigore se letto sullo sfondo della scena internazionale di oggi, in cui i valori della pace e della risoluzione pacifica dei conflitti sono messi in secondo piano a vantaggio di una cultura della violenza e del riarmo generalizzato. Il riferimento, e non poteva essere diversamente, è stato al “resistente” popolo ucraino di fronte all’aggressione da parte di una potenza imperialista ma anche a tutti gli altri conflitti oggi in corso, a cominciare dal Medio Oriente e all’inaccettabile tragedia della popolazione civile palestinese ridotta allo stremo non solo dalla guerra ma anche dalla fame e dalla sete.

Per il Comune di Rovereto erano presenti il vicesindaco Andrea Miniucchi che ha accompagnato il gonfalone di Rovereto Città della Pace, assieme agli assessori Cossali, Dorigotti e Fait e i consiglieri Mirandola, Francesconi e Zambelli.

"Ricordare oggi l'orrore dell'eccidio di Malga Zonta, ha precisato il vicesindaco Miniucchi, non è un semplice esercizio di memoria, ma un monito potente per il nostro presente. Ottantuno anni fa, qui si consumò una tragedia figlia dell'odio e della violenza nazifascista. Oggi, mentre assistiamo con angoscia all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e alle drammatiche tensioni in Medio Oriente, quella memoria ci chiama ad agire. Ci impone di rifiutare la logica della prevaricazione e della guerra, di difendere la pace e di non restare mai indifferenti di fronte alla sofferenza dei popoli. La memoria di ciò che è stato deve essere la bussola per il nostro futuro, un futuro di dialogo e rispetto che ripudia per sempre la barbarie."

Ulteriori informazioni

Licenza d'uso
Dominio pubblico

Ultima modifica: Lunedì, 18 Agosto 2025