Il nuovo polo sanitario sarà intitolato al dottor Beniamino Condini

Accolta la mozione relativa alla struttura dell’ex Bimac in via Lungo Leno sinistro

Data di pubblicazione: Giovedì, 09 Gennaio 2025

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Immagine: Casa della comunita Rovereto ex bimac via lungo leno da Sito Apss
Licenza sconosciuta

La decisione è stata comunicata nella mattinata di ieri dal direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro, il quale precisa che “valutato il profilo del dottor Condini, delineato da coloro i quali hanno avuto l’opportunità di conoscerlo sia professionalmente che umanamente, acquisito il parere dei professionisti sanitari aziendali, accogliamo la proposta contenuta nella mozione, di intitolazione al dottor Beniamino Condini del nuovo polo sanitario”.

Una decisione che la Sindaca di Rovereto Giulia Robol, anche a nome dell’amministrazione comunale, ha salutato molto favorevolmente: “Voglio esprimere un sentito ringraziamento al direttore generale Antonio Ferro e all’Azienda sanitaria per aver accolto la nostra richiesta, che per Rovereto è molto importante. Il dottor Condini, nonostante sia scomparso da tempo, rappresenta una figura esemplare di medico e di professionista e il suo ricordo è ancora molto presente nella comunità cittadina. Un medico che ha dedicato tutta la sua vita professionale al servizio pubblico e in quarant’anni di attività ha fatto molto per il benessere e la salute dei cittadini e delle cittadine di Rovereto, soprattutto nel settore della medicina preventiva e della profilassi di cui fu un pioniere”.

Un risultato tanto più significativo per Rovereto in quanto la proposta di intitolazione è stata il frutto di un’iniziativa molto ampia e partecipata che ha coinvolto diversi soggetti e associazioni del territorio come l’Accademia degli Agiati (di cui il dottor Condini era socio), il Rotary Club di Rovereto e l’Ordine dei Medici della provincia di Trento. Una proposta che il gruppo consigliare del Partito Democratico fece propria e che decise di presentare sotto forma di mozione all’approvazione del consiglio comunale. E, affinché l’atto fosse il più possibile condiviso ed espressione di una volontà comune, si decise anche di sottoporlo all’esame degli altri gruppi consiliari prima della discussione in aula. Il risultato fu che la proposta venne approvata all’unanimità nella seduta consigliare del 29 ottobre 2024.

Una decisione, quella dell’Apss, che si rivela tanto più tempestiva in quanto da alcuni mesi il nuovo Polo sanitario è entrato del tutto a regime. In quella che ha preso adesso il nome di Casa della Comunità, secondo il nuovo modello organizzativo della sanità territoriale, sono ospitati i servizi di psicologia clinica, gli ambulatori di medicina legale, gli studi dei medici di medicina generale, quelli dei pediatri di libera scelta e di igiene e sanità pubblica. Quest’ultimo precisamente l’ambito a cui il dottor Condini dedicò la sua attività professionale. La data precisa della cerimonia di dedicazione sarà indicata dall’Apss nei prossimi mesi.

Beniamino Condini (1903-1986) fu ufficiale sanitario medico capo del Comune di Rovereto per più di un quarantennio: in questa veste profuse il massimo impegno per promuovere e sostenere a Rovereto l’igiene generale, la profilassi, la medicina preventiva, la medicina sociale, sia in ambito lavorativo sia per i bambini, con particolare attenzione all’eliminazione delle malattie che allora colpivano l’infanzia. A tal proposito è importante ricordare che il dottor Condini si fece promotore, in anticipo sia sui tempi che sulle legislazioni nazionali, di numerose attività organizzative e sistematiche – un esempio su tutti: il Servizio Medico Scolastico attivato già nel 1931 e perfezionato nel 1950 – e anticipò di anni l’introduzione degli obblighi vaccinali per difterite, tetano e pertosse, con campagne che portarono al loro sradicamento nelle comunità locali. Nel 1932 e nel 1933, grazie al suo impegno, nel Comune di Rovereto a tutti i bambini e le bambine dalla scuola materna fino alla 5° elementare fu praticata gratuitamente la vaccinazione antidifterica di massa. Coinvolse inoltre le istituzioni locali per reperire risorse – all’epoca assai scarse – da destinare all’implementazione di servizi sanitari orientati a garantire, in chiave illuminata e moderna, la necessaria attenzione all’età evolutiva sotto il profilo della salute fisica e psicofisica. In aggiunta a ciò ricoprì, per un periodo, la carica di Direttore Sanitario dell’Ospedale Civile nonché di Presidente della Sezione Croce Rossa Italiana di Rovereto dal 1931 al 1981.

Per la sua opera professionale venne insignito del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica nel Giugno 1968 e premiato con Medaglia di Bronzo al Merito della Sanità Pubblica nel Giugno 1972. Uomo di profonda cultura, socio fin dal 1932 dell’Accademia Roveretana degli Agiati, fu anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche – a partire dalla Tesi di Laurea, pubblicata dal prestigioso Istituto Pasteur di Parigi.

Comunicato Stampa n. 02-2025

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Ultima modifica: Giovedì, 09 Gennaio 2025