E’ un luogo affascinante e prezioso, poco conosciuto eppure ampiamente apprezzato dai cittadini di Rovereto che hanno la possibilità di goderne il frutto prezioso: la sorgente dello Spino è la principale fonte di approvvigionamento idrico della città e raccoglie al suo interno oltre il 60% delle acque provenienti dal Pasubio.
Azzurra e cristallina, l’acqua che proviene dalla fonte carsica è stata da secoli imbrigliata in un sistema che la porta in città, attraverso opere idrauliche funzionali ma anche di grande fascino. Grazie ai lavori di manutenzione in corso, è possibile per qualche settimana visitare una parte della sorgente: i Consiglieri e le Consigliere comunali, tramite le interlocuzioni nate nelle Commissioni Bilancio e Ambiente, hanno avuto modo di approfondire la conoscenza di un bene così prezioso per la comunità, accompagnati dall’Ing. Frisinghelli di Novareti.
La visita ha visto una nutrita partecipazione di consigliere e consiglieri, che hanno potuto entrare nella galleria edificata nella sua configurazione attuale nel 1845 e vedere dove nasce la sorgente, per poi spostarsi al serbatoio Pietra Focaia, in via dell’Acquedotto. Una possibilità che, grazie alla disponibilità del Gruppo Dolomiti Energia, viene data anche ai cittadini grazie a visite guidate a numero chiuso che saranno organizzate sabato 25 e domenica 26 marzo.
Per partecipare è obbligatorio iscriversi, dal 20 al 23 marzo, telefonando tra le 9 e le 12 al numero 0464456231.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, inoltre, mercoledì 22 marzo, presso la Sala della Fondazione Museo Civico in Santa Caterina 41, alle 17.00, si terrà l’incontro “Acqua dello Spino, Bene comune, fonte di resilienza alpina”.
Ad aprire la serata, si parlerà di “acqua dello Spino, bene comune resiliente”, con Angelo Giovanazzi, promotore progettuale. Di “identità mineralogica e microbiologica dell’acqua dello Spino”, parlerà Carlo Pedrolli, APSS Trento. Matteo Frisinghelli, di Novareti, affronterà il tema “Dalla sorgente alla fontana: lo Spino modello di gestione”. A spiegare “il sistema dei controlli del laboratorio chimico del Gruppo Dolomiti Energia sulle acque dello Spino” sarà Marco Visintainer, di Dolomiti Energia Holding. Mario Cristofolini, della Lilt di Trento, parlerà delle acque termali trentine, mentre il biologo del CiBio dell’Unitn, Oliver Jousson, parlerà della qualità dell’acqua delle Alpi trentine. Il tema della “meteorologia, clima ed acqua potabile nelle Alpi: quali prospettive”, sarà trattato da Simona Bordoni, UNITN. Infine, l’architetto Sandro Aita porterà al tavolo il progetto de “il Parco dello Spino, di San Colombano e del Leno: una proposta audace”. A chiudere la serata, moderata da Walter Nicoletti, l’Associazione Baldensins, propone una degustazione conviviale con le tisane del parco Baldo. Per l’occasione sarà allestita la Mostra Fotografica: “dalla fontana alla fonte” a cura dal Circolo fotografico “L’immagine” e una esposizione di acquerelli delle antiche fontanelle roveretane di Marina Francesconi.