Descrizione
La costruzione del Teatro Comunale "Riccardo Zandonai" un tempo chiamato "Sociale", avvenne per opera dell'architetto Filippo Macari nel 1783.
Fu il primo teatro del Trentino, frutto dell'atmosfera culturale aristocratico-borghese della Rovereto del secolo XVIII.
In origine era una semplice costruzione in legno, e si limitava solo al corpo del palcoscenico e alla sala. Poi fu sostituita da un'opera in muratura, con il progetto di Macari, e nel 1871 venne completata con la nuova facciata, opera dell'architetto Saverio Tamanini.
Il teatro senza la facciata, l'atrio e il salone al primo piano, venne inaugurato il 26 maggio 1784 con l' opera "Giannina e Bernardone" di Cimarosa.
Nel 1870-71 si costruì il corpo verso il corso, che comprendeva l' atrio ed il pianoterra, il salone al primo piano e la bella facciata attuale.
Nel 1827, per speciali convenzioni, il teatro roveretano diventò proprietà privata, mentre i palchi rimasero ai singoli palchettisti. Per rendere possibili i vari restauri e completamenti, ostacolati dalle divergenze insorte tra i palchettisti e i proprietari, il Comune lo acquistò nel 1867 e lo cedette gratuitamente ai palchettisti, con l'obbligo però di eseguire prontamente i necessari lavori di restauro.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale il teatro subì le più barbare devastazioni, venne usato come stalla, magazzino e caserma.
Fu ristrutturato in breve tempo e reinaugurato con l'opera "Francesca da Rimini" di Riccardo Zandonai.
In questa occasione si decise di intitolare il teatro al grande compositore.
Dall'ottobre all'aprile del 1924 il teatro venne rimesso completamente a nuovo, ed inaugurato con "Giulietta e Romeo" di Zandonai alla presenza del principe Umberto di Savoia.
Il Teatro è stato interessato da un'importante opera di restauro. La parte principale dei lavori è conclusa e il teatro tornerà nel pieno delle sue funzioni con la stagione teatrale 2014/2015.
Il restauro
L’ultima fase del restauro del Teatro Zandonai, iniziata nel 2010, si è conclusa alla fine del 2013.
Le complesse ed articolate fasi del restauro hanno interessato principalmente la verifica tecnica e la realizzazione dell’intera impiantistica termica, elettrica e di condizionamento, la realizzazione del sistema antincendio e di sicurezza; il recupero ed il restauro degli elementi storici ancora esistenti nel teatro:
- Il recupero della facciata storica su Corso Bettini riferibile agli interventi di ampliamento 1871 ad opera dell’architetto Saverio Tamanini;
- Il restauro del grande controsoffitto che insiste nell’aula teatrale ;
- il restauro sia materico che strutturale dei 4 ordini di palchi lignei compreso il loggione o quarto ordine
- Il ritrovamento e il recupero delle decorazioni dei controsoffitti del Foyer su Corso Bettini.
Ospita ogni anno una stagione di prosa molto qualificata ed è il "tempio" della cultura cittadina e dei grandi eventi.