Rovereto: l’Università è una risorsa fondamentale per il futuro della città

Aggiornato a Venerdì, 12 Marzo 2021
Comunicato stampa di Venerdì, 12 Marzo 2021

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“La presenza dell’Università a Rovereto è un importante motore per lo sviluppo della città, una risorsa che nel tempo si è radicata grazie alla presenza della Facoltà di scienze cognitive, agli importanti investimenti fatti a Meccatronica e nella ex Manifattura, alla collaborazione attiva anche l’Università di Verona,  ai progetti di ricerca già attivi sul territorio” - Così la Vicesindaca e Assessora all’Università, Giulia Robol, in apertura di seduta della Commissione Speciale “Gestione delle emergenzeeconomico-sociali” del Comune di Rovereto. Una seduta alla quale ha preso parte il Rettore, recentemente eletto, Falvio Deflorian. L’assessora Robol ha tratteggiato il quadro di una città che ha operato, nel corso degli ultimi anni,  scelte politiche volte a favorire l’insediamento e lo sviluppo dell’Università in città e che si propone come attore principale in un progetto di accademia diffusa sul territorio. In quest’ottica si inseriscono, ha ricordato, alcuni temi importanti legati anche per la riqualificazione urbanistica, come lo Studentato. “Anche per quanto riguarda la discussione di CIBIO, se scelte diverse sono state fatte perché ritenute più opportune, è fondamentale che  Rovereto sia dimenticata e  faccia parte di questo sistema di Accademia diffusa, proprio per le potenzialità che porta e per dare continuità e senso agli investimenti fatti nel recente passato. E’ necessario un tavolo congiunto tra gli attori principali: comuni di Rovereto e Trento, Provincia, Università, per stabilire un piano di indirizzi che lavori e studi le potenzialità in campo per implementare la formazione universitaria trentina”.

 

Il Rettore Deflorian, ha voluto ricordare lo spazio dato nel suo programma al tema di Rovereto, come elemento strategico per lo sviluppo dell'Ateneo. Ha parlato della necessità di superare la visione di una università in un solo luogo e di quanto sia importante ragionare su più sedi connesse tra loro. Ha ricordato i dipartimenti presenti a Rovereto e le collaborazioni attive, anche attraverso gli assegni di ricerca. Deflorian ha ricordato che in questi anni  ha interagito con Rovereto nel Polo Meccatronica e Manifattura e ha parlato della necessità di rilanciare anche attraverso progetti di ricerca. Rovereto, ha detto, ha alcune caratteristiche importanti che possono essere utili per valorizzare la presenza dell’Università. CIBIO, ha detto, è legato a Trento per medicina, ma a Rovereto c’è lo spazio per nuove imprese,  che potranno riguardare la scienza della vita. Ha parlato di tre “incubatori”: il primo nell’ambito delle energie rinnovabili, il secondo il polo meccatronica, il terzo il polo tecnologico, per creare presupposti nel prossimo futuro a Rovereto. Il tema non sono le distanze chilometriche; ci sono spazi anche per  nuove iniziative che possono essere potenziate (ad esempio nell'ambito della cultura con il MART). Per Deflorian, le vocazioni di Rovereto, cultura e industria, e gli spazi della città possono dare tanto in termini di sviluppo. Ha detto di credere in una università del Trentino e dei trentini . “Il campanilismo di una volta – ha detto - ormai è alle spalle”.

 

Sull’opportunità di mantenere alta l’attenzione sul tema dell’Università è intervenuto il Presidente della Commissione, Adrea Zambelli, che ha ringraziato il rettore per la presenza e ha sottolineato come negli ultimi venti anni il tema sia maturato nella consapevolezza della città: “Rovereto vuole diventare città universitaria – ha detto - e non solo ospitare l’Università”.

 

Da parte dei Commissari, è arrivata unanime l’approvazione per un percorso che veda la città di Rovereto sempre più universitaria e auspicata una maggiore presenza. Un tema importante trattato in Commissione è stato quello delle opportunità legate all’uso delle tecnologie che hanno annullato le distanze e consentono una Università diffusa.  

“L’incontro tra il nuovo Rettore e la Commissione speciale – commenta la Vicesindaca Robol – ci ha permesso di eviscerare un tema fondamentale per la nostra città. Investire sulla formazione, sulla ricerca, sulle nuove idee, significa creare un futuro a Rovereto e soprattutto alle nuove generazioni, che possono trovare nell’Università un luogo, oltre che di crescita personale e culturale, di scambio e confronto, dove possono nascere nuove idee e nuove opportunità per il territorio stesso”. 

Rovereto: l’Università è una risorsa fondamentale per il futuro della città

Il nuovo Rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, in Commissione speciale

 

 

“La presenza dell’Università a Rovereto è un importante motore per lo sviluppo della città, una risorsa che nel tempo si è radicata grazie alla presenza della Facoltà di scienze cognitive, agli importanti investimenti fatti a Meccatronica e nella ex Manifattura, alla collaborazione attiva anche l’Università di Verona,  ai progetti di ricerca già attivi sul territorio” - Così la Vicesindaca e Assessora all’Università, Giulia Robol, in apertura di seduta della Commissione Speciale “Gestione delle emergenzeeconomico-sociali” del Comune di Rovereto. Una seduta alla quale ha preso parte il Rettore, recentemente eletto, Falvio Deflorian. L’assessora Robol ha tratteggiato il quadro di una città che ha operato, nel corso degli ultimi anni,  scelte politiche volte a favorire l’insediamento e lo sviluppo dell’Università in città e che si propone come attore principale in un progetto di accademia diffusa sul territorio. In quest’ottica si inseriscono, ha ricordato, alcuni temi importanti legati anche per la riqualificazione urbanistica, come lo Studentato. “Anche per quanto riguarda la discussione di CIBIO, se scelte diverse sono state fatte perché ritenute più opportune, è fondamentale che  Rovereto sia dimenticata e  faccia parte di questo sistema di Accademia diffusa, proprio per le potenzialità che porta e per dare continuità e senso agli investimenti fatti nel recente passato. E’ necessario un tavolo congiunto tra gli attori principali: comuni di Rovereto e Trento, Provincia, Università, per stabilire un piano di indirizzi che lavori e studi le potenzialità in campo per implementare la formazione universitaria trentina”.

 

Il Rettore Deflorian, ha voluto ricordare lo spazio dato nel suo programma al tema di Rovereto, come elemento strategico per lo sviluppo dell'Ateneo. Ha parlato della necessità di superare la visione di una università in un solo luogo e di quanto sia importante ragionare su più sedi connesse tra loro. Ha ricordato i dipartimenti presenti a Rovereto e le collaborazioni attive, anche attraverso gli assegni di ricerca. Deflorian ha ricordato che in questi anni  ha interagito con Rovereto nel Polo Meccatronica e Manifattura e ha parlato della necessità di rilanciare anche attraverso progetti di ricerca. Rovereto, ha detto, ha alcune caratteristiche importanti che possono essere utili per valorizzare la presenza dell’Università. CIBIO, ha detto, è legato a Trento per medicina, ma a Rovereto c’è lo spazio per nuove imprese,  che potranno riguardare la scienza della vita. Ha parlato di tre “incubatori”: il primo nell’ambito delle energie rinnovabili, il secondo il polo meccatronica, il terzo il polo tecnologico, per creare presupposti nel prossimo futuro a Rovereto. Il tema non sono le distanze chilometriche; ci sono spazi anche per  nuove iniziative che possono essere potenziate (ad esempio nell'ambito della cultura con il MART). Per Deflorian, le vocazioni di Rovereto, cultura e industria, e gli spazi della città possono dare tanto in termini di sviluppo. Ha detto di credere in una università del Trentino e dei trentini . “Il campanilismo di una volta – ha detto - ormai è alle spalle”.

 

Sull’opportunità di mantenere alta l’attenzione sul tema dell’Università è intervenuto il Presidente della Commissione, Adrea Zambelli, che ha ringraziato il rettore per la presenza e ha sottolineato come negli ultimi venti anni il tema sia maturato nella consapevolezza della città: “Rovereto vuole diventare città universitaria – ha detto - e non solo ospitare l’Università”.

 

Da parte dei Commissari, è arrivata unanime l’approvazione per un percorso che veda la città di Rovereto sempre più universitaria e auspicata una maggiore presenza. Un tema importante trattato in Commissione è stato quello delle opportunità legate all’uso delle tecnologie che hanno annullato le distanze e consentono una Università diffusa.  

“L’incontro tra il nuovo Rettore e la Commissione speciale – commenta la Vicesindaca Robolo – ci ha permesso di eviscerare un tema fondamentale per la nostra città. Investire sulla formazione, sulla ricerca, sulle nuove idee, significa creare un futuro a Rovereto e soprattutto alle nuove generazioni, che possono trovare nell’Università un luogo, oltre che di crescita personale e culturale, di scambio e confronto, dove possono nascere nuove idee e nuove opportunità per il territorio stesso”.

File del comunicato

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