Quello di Rovereto è un Natale speciale.
Un Natale di Luce che non ha perso la sua caratteristica saliente: essere Natale dei Popoli. Rovereto accoglie e si apre al mondo. L’ospite di questa edizione è la Grecia, e con la Grecia quel mare Mediterraneo che spinge verso di noi popoli e culture.
E' il Natale che non dimentica i simboli e i valori cristiani: accanto al presepe di Betlemme realizzato con il legno di Ulivo, simbolo di Pace, ci sarà quello Africano realizzato, con materiali poveri, da alcuni profughi ospiti di Rovereto.
Siamo consapevoli che organizzare i mercatini significa preparare una città, rivoluzionare traffico e abitudini, chiedere magari qualche sacrificio ai cittadini. Ma tutto questo è per fare posto a qualcosa che è di tutti: il Natale e la sua magica atmosfera.
Grazie ad un progetto artistico che unisce architettura urbana e design con installazioni di “street’s lights art” porteremo vita e passaggi in vie molto belle e a volte poco frequentate.
Vorrei ricordare qui due belle sorprese per il Natale 2016. Ospiteremo in città “Vespa 70”, mostra che porterà in città pezzi storici di una gloriosa storia imprenditoriale italiana. Grazie al Vespa Club Rovereto e in collaborazione con il Registro Storico Vespa (che nella nostra città risiede), mostreremo pezzi da collezione che raccontano anche un pezzo di storia d'Italia.
Abbiamo poi preparato un'altra grande sorpresa: si ripete il concerto sotto la cupola del Mart. Nel Ponte dell'Immacolata: l'8 dicembre arriva un artista prestigioso FRANCO BATTIATO. Un altro momento in cui fare comunità, gioire e cantare insieme ed anche fare solidarietà: parte dell'incasso sarà devoluto ai terremotati.
E allora che sia festa per tutti, che sia occasione per tutti per riflettere sui valori che ci rendono non solo una città, ma una comunità di uomini e donne solidali, che si stringono sotto l'albero come segno unificante del Natale. Quest'anno in piazza ci sarà un abete rosso, l’albero trentino per eccellenza. Verrà dall’Altipiano Cimbro ed è donato dalla Comunità di Luserna: diciotto metri che uniranno la città alla montagna quasi a sottolineare il rapporto indissolubile tra l’uomo e l’ambiente.
Che tutti si possa - grazie a quest'atmosfera - non solo sentirci uniti, ma esserlo davvero.
Il Sindaco
Francesco Valduga
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