Rosmini Day 8 aprile 2016
Una giornata con Rosmini, per conoscerlo meglio e capirne la sua attualità. La vicensindaco e assessora all'Istruzione Cristina Azzolini presentando l'evento dell'8 aprile sinteticamente definito “Rosmini-day” ha portato i saluti del Sindaco e dell'assessore alla cultura Maurizio Tomazzoni - assenti per concomitanti impegni - ed ha sottolineato come la personalità del Rosmini, grande uomo e insigne pensatore, possa diventare punto di riferimento per l'oggi.
“Attraverso la vita e il suo pensiero Rosmini interroga la modernità. Ne abbiamo bisogno tutti, perchè tutti necessitiamo di trovare percorsi che ci permettono di individuare cò che conta davvero. Rosmini serve non solo come conoscenza storica, ma anche per una ripartenza dell'avventura umana”.
Patricia Salomoni - responsabile organizzativa della giornata voluta dal Comune di Rovereto in collaborazione con l'Università di Trento e la biblioteca Rosminiana, ha sottolineato che si tratta di un progetto portato avanti in sinergia con varie istituzioni ed enti con l'obiettivo di favorire la conoscenza del pensiero e dell'opera del Rosmini. Da qui l'idea di partire dal mondo della scuola con il concorso per istituti superiori che ha visto la partecipazione di 6 istituti: 4 di Rovereto (Liceo Rosmini, Istituto Tecnico Marconi, Istituto Don Milani e Istituto Depero) e 2 di Trento (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci e Liceo Scienze Umane Rosmini), ovvero 75 studenti che, divisi in 15 gruppi, presenteranno i loro elaborati nella mattinata dell'8 aprile al Mart. Si tratta di cortometraggi, saggi brevi, manufatti artistici su spunti diversi: non solo il pensiero di Rosmini ma anche i suoi interessi nel campo del diritto e dell'educazione, i rapporti con gli intellettuali del suo tempo, bibliografia e altri aspetti biografici legati al filosofo.
Il prof. Paolo Marangon del Centro Studi e Ricerche “A.Rosmini” incardinato nell'Universià di Trento ha spiegato che oltre al coinvolgimento delle scuole sono stati strutturati due itinerari ai luoghi Rosminiani che partiranno da Corso Rosmini e dalla villa patrizia della famiglia, scrigno che conserva patrimoni di inestimabile valore tra oggetti di antiquariato, stampa e libri antichi e toccheranno la quattrocentesca Chiesetta di Sant'Osvaldo da poco ristrutturata, la chiesa di Santa Maria che conserva le lapidi sepolcrali della famiglia Rosmini e che vide il giovane Rosmini diacono fino alla chesa di San Marco, che invece lo vide parroco e decano. “Questa è la parte estetica del programma che però è dedicata a scoprire la figura di Rosmini. Avvertiamo questa giornata come una responsabilità verso la città che ha bisogno di conoscere di più Antonio Rosmini e confrontarsi con il suo pensiero, perchè per orientarsi sul futuro è necessario confrontarsi con il passato più fecondo”. Si inserisce nel programma anche la lectio magistralis del prof. Bruno Haas dell'Università di Dresda su una delle questioni topiche del pensiero ovvero “Sì può definire la Bellezza?”.
A corredo del programma due mostre, una curata dalla Biblioteca Civica di Rovereto con libri originali, opere e documenti apparenenti alla famiglia (un dettaglio: il prof. Marangon ha riferito che alcuni reperti, tra cui una ciocca di cappelli che si vorrebbe apartenuta al filosofo sono stati rinvenuti un polveroso scatolone in biblioteca), e l'altra è una mostra fotografca che sarà allestita all'asilo Rosmini e che documenta 170 anni di glorioso servizio alla città. “Non si vedeva da decenni un impegno così corale attorno alla figura di Rosmini e questo evento ha dunque un carattere straordinario. E' questa la vera notizia di oggi” ha concluso il prof. Marangon.
Un agile e interessante affresco sul pensiero del Rosmini è stato offerto da padre Mario Pangallo della Biblioteca Rosminiana e a sua volta filosofo rosminiano.
Ha tratteggiato il Rosmini nella sua figura esile e cagionevole, stato che fu all'origine della sua drammatica morte per avvelenamento, e nel suo tratto di perseguitato dalla Chiesa e dallo Stato. Ne ha colto i giovanili affascinamenti per la matematica e la filosofia che lo conducono verso l'infinito e verso la relazione con Dio. “Partì dall'antropologia per arrivare alla teologia, individuando sin da giovane la filosofia come cardine e strada maestra che dall'unità porta alla totalità. Aveva solo 18 anni quando comprende che la Filosofia è lo strumento della ricerca dell'Essere e che primo e supremo dovere del'uomo è quello di aderire alla Verità.
“Nell'universalità delle idee determinate, afferma il principio primo dell'Essere che è invece indeterminato e solo se ne abbiamo coscienza riconosciamo le altre cose” ha spiegato Pangallo. “Per Rosmini l'Essere è primcipio fondativo della Morale che consente all'Uomo di riconoscere la Verità, cioè ciò che gli oggetti 'sono' per poterli rispettare. Lo studio del Diritto è poi fondamentale ma, dice Rosmini, non dobbiamo porre dei diritti nelle persone perchè il diritto 'è' la persona e se non c'è il diritto della persona non c'è il rispetto della civiltà”. E' quanto rende Rosmini oggi un filosofo oltre che affascinante e moderno e il prof. Pangallo ha tenuto a sfatare il mito di un filosofo complesso. “Non è affatto vero che Rosmini sia impossibile da capire. E' accessibile, bisogna solo trovare la chiave che lui utilizza per parlare allo spirito umano”. Pangallo ha poi sottolineato l'importanza dell'Educazione nel pensiero rosminiano, perchè è solo l'educazione l'unica possibilità data alla società per arginare i conflitti.
Il presidente dell'Asilo Rosmini Mario Dai Campi ha infine annunciato l'uscita di un libro-sorpresa che sarà presentato il 9 aprile nella sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio a Rovereto, sottolineando il ruolo svolto dalla istituzione per l'infanzia che fu fondata dallo stesso Rosmini e poi portata avanti dagli eredi. In 170 anni, dal 1845 al 2016 ha accompagnato la crescita di generazioni di roveretani. Alla giornata Rosminiana dell'8 aprile collaborano anche il Rotary Club Vallagarina e la Civica Scuola “Zandonai” che offrirà degli intermezzi musicali alla cerimonia di premiazione degli studenti nell'evento di apertura della Giornata (ore 9 dell'8 aprile p.v. nella Sala Conferenze del Mart), nonchè il Coro Voci Roveretane per il concerto che si terrà l'8 aprile alle 20,45 alla Filarmonica di Rovereto.
Ufficio Comunicazione
19.3.2016