Rovereto torna ad investire sulla seta

La città potrà vedere gli elaborati fino al 31 luglio ed è invitata a prenderne visione

E' stata inaugurata oggi all’Urban Center di Rovereto la mostra dedicata al progetto seta, uno degli obiettivi strategici dell'Amministrazione comunale di Rovereto che mira alla nascita e allo sviluppo di un sistema integrato culturale ed economico sul tema della produzione serica. Lo studio di fattibilità, è stato redatto dalla società Venetian Heritage Cluster di Monte di Malo (Vi) ed è già oggetto di domande di finanziamento europeo.

L'idea progettuale e le sue motivazioi sono state presentate dal sindaco Francesco Valduga, da Simonetta Festa dirigente del progetto speciale “Rilancio Vocazioni della Città” che ha coordinato il lavoro e da Sergio Calò direttore del Cluster veneto che è stato incaricato della predisposizione di uno studio di fattibilità orientato al recupero della Filanda Bettini e alla individuazione delle piste di lavoro.

“Questo è un grande progetto per la nostra comunità – ha detto il Sindaco Francesco Valduga, segnalando che si tratta di un'idea per la città e il territorio circostante, che ha coinvolto numerosi enti ed istituzioni.
“Lo riteniamo strategico perchè non è solo una operazione di memoria storica, ma anche occasione per rigenerare luoghi fisici come la Filanda Bettini, possibilità di incidere postivamente ed esteticamente nel paesaggio in quanto parlare di seta  è parlare di gesicoltura e bachicoltura ed infine possibilità di generare indotto ed economia, con un nuovo modo di fare impresa”.

La mostra allestita all'Urban Center spiega come è possibile recuperare un pezzo fondamentale di storia economica della città: quello relativo alla filiera produttiva serica (coltura del gelso, allevamento dei bachi, trattura, filatura e industrie tessili), che si sviluppò in particolare dopo la seconda metà del Settecento. Con questo lavoro si  mette in relazione la storia della città di Rovereto e quella della Vallagarina.

Il progetto, avviato nel corso del 2017, figura tra gli obiettivi strategici del DUP del Comune, prevede il recupero degli antichi filatoi, dei palazzi e delle rogge, non solo a scopo culturale e turistico (studio e visita ai palazzi storici e alle strutture di archeologia industriale), ma anche ai fini della sperimentazione e della ricerca, con l'attivazione di start up e di processi produttivi innovativi con riferimento alla meccatronica, alla robotica, all'agricoltura sostenibile, all'economia circolare, all'industria etica, incentrati sulla produzione della seta.  

Il progetto ha messo in rete Enti e Istituzioni tra le quali Fondazione Museo Civico, Fondazione Mach, Fondazione Museo storico del Trentino, Comuni della Vallagarina come Ala e Villa Lagarina (con i quali è stato stipulato un protocollo d’intesap per le “Vie della seta” ) con la collaborazione di Comunità di Valle Vallagarina, Provincia Autonoma di Trento,Servizi provinciali (cultura, agricoltura, attività produttive), le categorie economiche (industriali, artigiani, aziende agricole) e realtà istituzionali extraprovinciali soprattutto del Veneto, nonchè Accademia degli Agiati e APT.

La mostra illustra quindi le possibili piste di lavoro elaborate da Venetian Heritage Cluster e in particolare:

1) la pista culturale/turistica che mira a aggiornare e rivitalizzare, per una fruizione culturale e turistica, il percorso storico delle rogge (con evidenza di filatoi, filande e tintorie), prevedendone azioni di promozione;

2) la pista infrastrutturale con:

  • restauro dell'ex Filanda Bettini con recupero di spazi espositivi, laboratoriali, di ricerca e dedicati a start-up, anche in relazione al suo stato attuale di grave precarietà strutturale;
  • fruizione degli spazi di Colle-Masotti;

3) la sostenibilità e sviluppo nuove opportunità di lavoro sostegno e avvio di nuove start-up per la ricerca di nuove tecnologie con:

  • sostegno e avvio di nuove start-up per la ricerca di nuove tecnologie;
  • re-introduzione delle coltivazioni del gelso
  • re-introduzione delle attività di bachicoltura;
  • sviluppo nuove imprese per utilizzo della seta di qualità: alta moda, ambito medico, estetico, ecc.;
  • proposte di nuove attività di tipo artigianale legate alla seta: oggettistica arte-design, imprese culturali creative.

La mostra naugurata all'Urban Center è il passo iniziale della fase di comunicazione e partecipazione alla città, che potrà vedere gli elaborati fino al 31 luglio ed è invitata a prenderne visione.

 

Ufficio Stampa
21.6.2018

Giovedì, 21 Giugno 2018 - Ultima modifica: Venerdì, 22 Giugno 2018

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