Aperta la seconda edizione - il saluto della vicesindaca
"La prima edizione era stata una scommessa che l'amministrazione aveva sostenuto convintamente in continuità con una tradizione della città rispetto agli studi metereologi, tradizione che ha sempre visto protagonista anche il nostro Museo Civico. Si è trattato di una scommessa vinta". Così la vicesindaca Cristina Azzolini inaugurando oggi il 2° Festival della Meteorologia, apertosi oggi a Rovereto.
A fare gli onori di casa i rappresentanti delle istituzioni promotrici del Festival: l'Università di Trento e il Comune di Rovereto, a cui quest'anno si sono aggiunti Trentino Sviluppo e Fondazione Museo civico di Rovereto.
Azzolini ha portato il saluto del Sindaco Francesco Valduga ed ha anche ricordato l’esperienza del Progetto Reset - presentata ieri in apertura del Festival all'auditorium Melotti - che ha portato una classe del Liceo Filzi di Rovereto a visitare le isole Svalbard trascorrendo dieci giorni densissimi di escursioni, visite a stazioni di ricerca, università e misurazioni di parametri ambientali. La serata ha ospitato la narrazione a più voci (studenti, genitori, insegnanti, ricercatori) di questo progetto e di tutte le sue fasi che si estendono nell'arco di tre anni.
«Gli studenti hanno avuto la possibilità di rendere più vivo il proprio percorso di formazione scientifica tramite l'approfondimento di contenuti di meteorologia e climatologia. Da protagonisti hanno avuto l'occasione di sviluppare il gusto per la ricerca e creare nuovi linguaggi di comunicazione scientifica».
A portare i saluti della Provincia anche l'assessora provinciale Sara Ferrari. "In questo festival troviamo oggi rappresentata la forza del sistema trentino della ricerca che, in una comunione di intenti tra pubblico e privato, riesce a dare vita con credibilità e autorevolezza, ad un serio momento di confronto attorno a temi cruciali come l'avanzamento della conoscenza e la difesa del territorio. Un Festival ancora più importante perché avviene in concomitanza con la Conferenza mondiale sul clima a Marrakesh che ci richiama alla responsabilità collettiva globale e anche locale nei confronti di queste tematiche».
La mattinata è poi entrata nel vivo del tema di quest’anno occupandosi del valore dei servizi meteorologici pubblici con rappresentanti dell’Aeronautica Militare e dei servizi meteorologici regionali ed europei.
E per il concerto di questa sera (ore 21) al teatro Zandonai di Rovereto con l'arpa di Cecilia Chailly è ormai tutto esaurito. Altra scommessa vinta: declinare il concetto di tempo anche nelle arti.
Ufficio Comunicazione
11.11.2016