Leggere oggi. Il silenzio nella tragedia


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Quando e dove Mercoledì 18 marzo 2018 ore 17.30, Sala multimediale

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Il silenzio nella tragedia attraverso un dialogo con Giorgio Ieranò e Lucia Rodler.

Incontro con i professori dell'Università degli Studi di Trento Giorgio Ieranò e Lucia Rodler.

“Il silenzio nella terra del logos”: si intitolava così un libro di qualche anno fa sul silenzio nella cultura greca (Silvia Montiglio, Princeton University Press, 2000). In una civiltà come quella greca, dominata dal discorso e dalla retorica, dove un unico termine, logos appunto, designava sia la parola e sia la razionalità, il silenzio appare spesso come un oggetto imbarazzante, bizzarro, talvolta inquietante. Esso sembra appartenere soprattutto a figure e dimensioni che si pongono ai margini della vita associata, sul limitare della polis. Come, per esempio, le donne, estranee alla compagine cittadina e prive dei diritti politici. Ma una dimensione cruciale dei silenzi antichi è quella teatrale. Il teatro non è fatto solo di parole. E’ fatto anche di silenzi. Silenzi che spesso evocano la dimensione dell’indicibile, le realtà arcane che superano il logos. La tragedia greca ha rappresentato, anche da questo punto di vista, un modello per la cultura occidentale. Spesso, nei drammi antichi, la verità sta nel non detto, in ciò che si tace. Laddove, viceversa, la parola appare ingannevole e fuorviante, si lega alla dimensione della dissimulazione. Da Cassandra a Fedra, le grandi storie tragiche sono spesso legate a un silenzio imposto o voluto, a una difficoltà di comunicazione che annuncia l’incombere di eventi straordinari. Il senso vero della comunicazione teatrale, e forse di ogni comunicazione, sta nel non detto, nelle voragini di senso che si aprono tra le parole. Perché il teatro, come diceva un secolo fa Jean-Jacques Bernard, è innanzitutto “l’arte dell’inespresso”.  E perché, come scriveva, sempre all’inizio del Novecento Maurice Maeterlinck, «la parola appartiene al tempo, il silenzio all’eternità».

Nel suo Elogio del libro, Romano Guardini descrive il silenzio della lettura come occasione per ascoltare la voce degli scrittori e dialogare con essi. Anche Italo Calvino collega il silenzio ai libri che suggeriscono sempre nuovi percorsi di vita. La vita appunto: fuori dai libri, c’è silenzio? Siamo capaci di stare in silenzio? Lo evitiamo o lo cerchiamo? La preghiera, l’arte, la letteratura e la vita civile richiedono silenzio o parole? O forse silenzio e parole devono collaborare insieme alla comunicazione, cioè, come ricorda Ivano Dionigi, alla condivisione dei nostri doni (cum-munus) con chi ci sta intorno? Il ciclo di incontri “LEGGERE OGGI” organizzato dalla Biblioteca Civica di Rovereto, dal Mart e dall’Università di Trento, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Trento cerca di rispondere a queste e ad altre domande grazie ad una serie di 4 incontri.

Appuntamenti gratuiti. Il Mart è accreditato come ente formatore e per i docenti gli incontri vengono

riconosciuti come aggiornamento.

Info e contatti:

silvestrinicoletta@comune.rovereto.tn.it

c.tamanini@mart.tn.it

lucia.rodler@unitn.it

Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto

corso Bettini, 43 - 38068 Rovereto

tel. 0464 452 500

e-mail bibliotecacivica@comune.rovereto.tn.it
sito internet www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it
twitter BiblioCivicaRov
facebook BibliotecaCivicaRovereto

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