Presentazione del libro: Il ridotto della Val Giasinozza / Guido Falqui Massidda
Un romanzo storico che racconta vicende di guerra di uno spaccato del nostro paese: la Prima Guerra Mondiale nel Primiero. Tra dolori, battaglie, sotterfugi e stratagemmi, ci parla di valori, di sentimenti, di amicizia e di lealtà. Attraverso la narrazione storica si concentra sulla vita che va avanti anche quando è tutto perduto, nelle situazioni più disparate, impervie e dolorose. L’autore si sofferma e analizza le storie dei personaggi, le loro paure, le loro caratteristiche, nel bene e nel male, perché il male ci porta molto spesso ad avere dei comportamenti che in altre situazioni non avremmo e che possono manifestarsi nei periodi più bui dell’esistenza umana; ci racconta dei loro sentimenti in una situazione tanto difficile e sotto stress, ma ci parla soprattutto di valori umani, come l’amicizia, il rispetto e la lealtà verso il nemico, verso l’altro da te, verso l’uomo che porta solamente una divisa di un colore diverso dal tuo, ma che come te sta solo cercando di sopravvivere ed è solamente un uomo. Attraverso ricordi, vari racconti dei familiari e soprattutto la testimonianza dei nonni che hanno vissuto quel periodo, sottolineando l’importanza di tramandare di generazione in generazione antichi vissuti ed esperienze e di ascoltare le memorie e i ricordi degli altri, come se fossero un libro da leggere, parla di storie di vita e di umanità dove l’umanità non c’è.
Continua il cammino dell'amico Guido dentro la selva dei sentimenti umani, laddove i sentieri delle emozioni si snodano, si interrompono, si incrociano secondo il gioco del destino. Ed ecco la narrazione fantastica, piena di invenzione e umanità che ha sempre caratterizzato le fatiche editoriali di un uomo che dall'alto di una sapienza tanto acuta quanto distaccata ha sempre dato prova di autoironia. È come se per disposizione interiore fosse per il Nostro sempre necessario intrecciare il piano della fantasia con il piano della realtà storica, rendendo difficile al lettore cogliere il limite fra i due orizzonti quanto più si addentra dentro la narrazione. Ecco, credo che questo sia il segreto della piacevolezza di questa ultima fatica: rendere storia una invenzione narrativa, donando agli interpreti e alle ambientazioni la credibilità tipica del fatto realmente accaduto. Questo è possibile sia perché al fondo c’è una profonda abitudine allo studio e alla ricerca documentale sia perché nello stesso tempo c’è l’innato talento a fare di una storia una occasione di viaggio nel mondo della fantasia usando le ali di una grande leggerezza stilistica. Così il ridotto della Val Giasinozza diventa in tutto simile all’antro di Polifemo abitato questa volta dai capitani e soldati che chiusi in quello spazio nascosto e misterioso scrivono una storia di verità. Scrivono una storia di guerra diversa da quella sempre narrata, fatta di solidarietà e umanità degna di ricordo. Perché al fine anche questo ridotto non è importante che sia esistito veramente ma che per questo non sia meno vero.
Elena Albertini
BIOGRAFIA DELL'AUTORE
Guido Falqui Massidda è nato a Primiero (TN), vive e lavora a Rovereto (TN), ove gestisce uno studio legale, attività che ha ripreso dopo una parentesi quarantennale da Notaio. È stato Presidente del Consiglio Notarile, consigliere della Cassa Nazionale del Notariato, consigliere e assessore nel Comune di Rovereto, Presidente dell’Aereoclub di Trento e dell’Associazione Italiana Piloti di Montagna. Fa parte di varie associazioni di volontariato.
Ha scritto “Germania perdono”, “I misteri del monte Biaena”, “Monsignore Giovanni Battista Deville: storia di un montanaro trentino”, “La casa rossa”, “Il Manuale del Registro Aeronautico Nazionale”, tutte delle Edizioni Zandonai, sotto diversi marchi (Nicolodi Egon). Ha scritto due edizioni di un trattato sul sistema tavolare e tre edizioni sul tema delle successioni e donazioni, oltre ad articoli vari e interventi in materia di diritto e di racconti in particolare quelli del concorso annuale del Furore dei Libri. È stato docente di materie giuridiche ed economiche all’Istituto Tambosi di Trento e di materie letterarie alle Scuole Medie dell’Istituto Provinciale Sant’Ilario di Rovereto. Ha tenuto un corso di diritto tavolare all’Università di Trento.
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