Vertenza Marangoni: il Comune richiama le parti ad un accordo

Aggiornato a Sabato, 04 Giugno 2016
Comunicato stampa di Sabato, 04 Giugno 2016

L’Amministrazione di Rovereto segue con grande e particolare apprensione le ultime vicende della Marangoni. Sembra che il dialogo, faticosamente riannodato negli ultimi tempi - anche grazie all’intervento del Comune di Rovereto - si sia arenato.

In questo difficile scenario occorre da parte dell'azienda un coinvolgimento dei lavoratori nel dialogo sociale, e al tempo stesso serve capacità negoziale, strategica e responsabilità da parte delle Organizzazioni sindacali che sono invitate a fornire una proposta compatibile con i tempi attuali e strategie innovative.

Tanto più che, proprio la stessa categoria non più tardi di qualche mese fa ha rinnovato un contratto nazionale che obbliga le parti a livello aziendale a ridefinire alcune parti di salario “fisso” ricontrattandole in termini flessibili ed unicamente legati ad obiettivi concordati fra impresa e lavoratori.

Questo è quello che il Comune di Rovereto – oltre a richiamare l'azienda alle sue responsabilità verso la comunità - aveva auspicato con la sua proposta del 26 aprile u.s. e che ribadisce oggi: non una diminuzione di salario aziendale, ma una sua rimodulazione.

Infatti la proposta che l’Amministrazione ha formulato al Sindacato, assolutamente rispettosa della sua autonomia contrattuale, dovrebbe essere concretizzata non nel ricercare in tavoli sempre più “alti” la soluzione dei problemi, ma esercitando propria capacità contrattuale che non può essere delegata a nessuna istituzione e che può essere espressa unicamente dalla rappresentanza degli interessi dei dipendenti.

L’Amministrazione comunale non può non ribadire la estrema pericolosità del momento che si determina nello stallo del confronto e nel rifiuto al dialogo, la spaccatura verticale fra lavoratore e lavoratore, fra colui che si sente escluso dalle future scelte aziendali e colui che si sente un prossimo esuberante. Sarebbe un disastro sociale al quale l’amministrazione comunale ed anche provinciale non sarebbe in grado di rispondere in alcun modo.

L’amministrazione comunale richiama le parti alla massima responsabilità ricordando a tutti che le 300 famiglie dei dipendenti Marangoni – e le famiglie dei lavoratori dell’indotto - sono drammaticamente dipendenti dall'esito di questa trattativa e dall'azione di interlocutori in grado di scegliere le opzioni meno traumatiche possibili.

Ufficio Comunicazione
4.6.2016

Aiutaci a migliorare il sito web