Rosmini Day: gli eventi di domani 22 marzo

Aggiornato a Martedì, 21 Marzo 2017
Comunicato stampa di Martedì, 21 Marzo 2017

Ricordiamo che è ancora possibile prenotarsi agli itinerari rosminiani dedicati ad Ambrogio e Antonio Rosmini (si potrà farlo entro le 12 di domani 22 marzo al nr. 0464-452368)

Domani - mercoledì 22 marzo - il Rosmini Day dedicherà una speciale attenzione a uno degli interpreti più acuti e originali dell’eredità rosminiana, ossia il poeta Clemente Rebora, che dal 1945 al 1952 ha soggiornato a Rovereto. In questa occasione verrà presentato per la prima volta in Trentino il recente Meridiano Mondadori dedicato a Rebora: sarà quindi presente la curatrice, prof.ssa Adele Dei, e la giovane ricercatrice Elisa Manni, che parlerà del Rosmini di Clemente Rebora. Gli interventi saranno accompagnati dalla lettura di alcune poesie tratte dal Meridiano (ore 17 Sala degli Specchi c.so Rosmini).

Ieri - intanto - conferenza inaugurale nella Casa natale del Rosmini, con il del prof. Fulvio De Giorgi, direttore del Centro di Studi e Ricerche “A. Rosmini”, che ha dato il via al corso divulgativo “Rosmini, il suo tempo, la sua terra”, rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere meglio e in modo accessibile non solo la vita del filosofo, ma anche il suo intenso rapporto con il Trentino.

Il prof. Di Giorgi ha offerto una lettura a 360 gradi della sua opera dentro la chiesa, dentro storia e dentro la società del tempo, del Rosmini Uomo, Sacerdote e Pensatore.

Il ciclo ha preso avvio con il saluto del Sindaco Francesco Valduga, il quale - ribadendo il senso delle giornate Rosminiane - ha evidenziato la concretezza del pensiero e il ruolo svolto da Rosmini e dalla sua famiglia nel plasmare un'eredità cospicua che i roveretani hanno ricevuto in consegna: dalla forma della città, alle opere, al pensiero. “A questa capacità di incidere sulla società e di lasciare segni indelebili, dovremmo ispirarci anche oggi” ha detto il Sindaco che ha auspicato la voglia di attingere a questo lascito per uniformare le azioni. "Perchè quelle che vengono dal pensiero sono lungimiranti".

Il prof. Fulvio Di Giorgi, ha dal canto suo illustrato l'attualità del pensiero e la sua assoluta originalità, basti pensare che Rosmini non voleva uno stato confessionale con Religione di Stato persino dentro lo Stato Pontificio, che come entità "statale" doveva essere laico e aperto a tutte le confessioni religiose. Ne ha soprattutto messo in luce la sua modernità come pedagogo. “Una vera pietra miliare della teoria dell'educazione”. In tempi in cui l'autorità del docente era centrale per plasmare il discente e questa teoria si contrapponeva a quella liberista di Rousseau (per il quale era invece l'allievo al centro del percorso di conoscenza), Rosmini seppe scrivere una pagina nuova della moderna pedagogia che poi prenderà forma in Don Bosco, la Montessori e persino Don Milani. "Per Rosmini al centro non c'erano nè l'uno nè l'altro" - ha spiegato Di Giorgi - "al centro del percorso di conoscenza c'è invece il dialogo tra due persone, strutturato sulla carità intellettuale", ovvero il dono della conoscenza nella relazione.

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Ufficio Comunicazione

21.03.2017

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