"Respect Woman" il kit di prima necessità per le donne vittime di violenza

Aggiornato a Mercoledì, 23 Maggio 2018
Comunicato stampa di Mercoledì, 23 Maggio 2018

Immagine decorativa

Cento “Kit personali” con una coperta, lenzuola e prodotti di prima necessità ma anche colori e quaderni per i bambini che spesso accompagnano le mamme nelle drammatiche fughe da casa dopo una violenza domestica. Un piccolo segno che però vuole essere un significativo segno di sostegno a chi deve essere accolta in una struttura appartenente alla rete delle case rifugio della nostra Provincia. E’ questa la donazione che sette Rotary Club del Trentino hanno pensato a conclusione di un significativo progetto concretizzatosi con il Service “Respect Woman”.

I 100 kit (50 per mamme e 50 per bambini) sono stati consegnati agli assessori Politiche Sociali dei Comuni di Rovereto, Mauro Previdi e di Trento Mariachiara Franzoia daiPresidenti dei Club Rotaryche hanno promosso l’iniziativa, presentata oggi nel corso di un incontro con la stampa svoltosi all’Assessorato Politiche Sociali di Rovereto.

La donazione è l’atto finale di un lungo cammino cadenzato da tappe di formazione e informazione e va a favore della rete di Associazioni che in Provincia di Trento operano con strutture di prima accoglienza. Una curiosità: a confezionare i kit sono state proprio le donne vittime di violenza a cui dà assistenza la Cooperativa Punto d’Approdo e che si sono organizzate nel laboratorio “Formichine”

Nel ringraziare i club Rotary l’assessore Mauro Previdi ha sottolineato i valori di cui si fa portarice. “Si tratta di un intreccio di azioni solidarietà, anche quella delle donne verso altre donne sfortunate come loro. Ma ringrazio anche per il metodo dei Club che hanno lavorato insieme per portare avanti un’azione concreta su un problema grave e di urgente attualità che richiede tanta informazione”.
L’assessore Mariagrazia Franzoia ha evidenziato come la bontà del progetto risieda anche nell’essersi attuato attaverso un vero e proprio percorso territoriale di formazione e informazione. “E’ bello e positivo che abbiate lavorato culturalmente lasciando una traccia sul territorio con gli eventi promossi a sostegno di questo progetto e con un impegno verso un problema che ha molto sommerso e che è drammatico perché oltre alle donne rende vittime i figli, che spesso assistono alle violenze”.

I numeri del fenomeno sono del resto eloquenti: in Italia la violenza contro le donne è un fenomeno ampio e diffuso. Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. In provincia di Trento nel solo 2015 sono state quasi 600 le denunce sporte da donne per reati ascrivibili a episodi potenzialmente connessi a violenza di genere. I dati statistici del quinquennio 2011-2015 danno un dato statistico di 18 denunce ogni 1.000 abitanti.

L’aggravante è rappresentata inoltre dalla consapevolezza che molti episodi di violenza non vengono denunciati e che la metà delle denunce raccolte vede come presunto autore un uomo proveniente dall’ambito famigliare.

E’ partendo da questi dati che i sette Club Rotary del Trentino (Rovereto, Riva del Garda, Trento, Trentino Nord, Valsugana, Madonna di Campiglio e Fiemme e Fassa) hanno organizzato per un anno, da giugno 2017 fino a maggio 2018, il Service “Respect Woman” per affrontare quest’emergenza sociale, che porta a gravi sofferenze umane, disgregazione delle famiglie, con effetti negativi anche sui figli.

A ideare il cammino è stato il presidente del Rotary Club Rovereto Alessandro Piccoli. “Non pretendiamo certo di aver risolto il problema, ma volevamo dare un segnale importante: il Rotary c’è”. E che questo progetto proseguirà nel tempo lo ha annunciato la prossima Presidente del Rotary roveretano, Lucia Silli. “Lavoreremo ancora sulla comunicazione, fornendo un servizio per una nuova cultura volta al rispetto della donna”.

Il presidente del Rotary di Trento, Antonio Frattari ha segnalato come nelle varie iniziative sul territorio (ad esempio all’istituto Buonarroti di Trento dove è stato proposto uno spettacolo teatrale sul tema) i giovani abbiano saputo dimostrare sensibilità e attenzione. “Questo lavoro dimostra che se un Rotary si muove qualcosa di buono si fa, ma se si muovono in sette, i risultati sono di gran lunga migliori”.

E la collaborazione tra i club è stata sottolineata anche da Bruno Ambrosini, coordinatore del cammino di sensibilizzazione che ha quantificato in almeno 1600 le persone coinvolte ma ha anche ricordato che oltre ai finaziamenti dei sette gruppi Rotary molte donazioni sono venute anche da singoli soci e persino dal distretto triveneto.

La presidente della Cooperativa Punto D’Approdo Luisa Sartori, ha ricordato che la cooperativa da più di 30 anni si occupa di questo problema. “Parlarne e fare azioni concrete significa aiutare le donne a trovare la voce per chiedere aiuto e a non sentirsi sole. Il fenomeno purtroppo tocca tutte le classi sociali e affonda le radici su modelli culturali sbagliati per i quali serve informazione”.
Il direttore della Cooperativa Andrea Gentilini, anche nella sua duplice veste di Rotariano, lo ha ricordato. “I numeri sono drammatici e anche in qeusti giorni abbiamo assistito a tragedie sconvolgenti. Da qui il service di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul fenomeno con eventi pubblici ed incontri nelle scuole. Ma proseguiremo già con il prossimo mandato” ha concluso Gentilini che ha ricordato come il service sia stato interamente finanziato dai versamenti dei sette Club, incrementato dal sostegno della “Rotary Onlus Distrettuale” e dall’importante contributo della “Fondazione Italiana Accenture”.

La donazione è ora nelle mani dei Servizi Sociali del Comune di Trento e Rovereto e gli Assessori , tramite i loro uffici provvederanno a distribuire i materiali donati sul territorio.

Ufficio stampa

23 maggio 2018

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