Regolamento Convivenza Civile: aggiornamento sull'iter

Aggiornato a Venerdì, 24 Febbraio 2017
Comunicato stampa di Venerdì, 24 Febbraio 2017

Si avvia verso la conclusione la fase di attenta analisi del gruppo di lavoro tecnico, circa le osservazioni e proposte di integrazione espresse dai cittadini in ordine al regolamento per la convivenza civile.

Il lavoro ha richiesto tempi supplementari perché si attendeva l'emanazione del decreto governativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 febbraio scorso che – come noto – prevede anche la Daspo fra le facoltà dei Sindaci.

E quindi, senza perdere di vista l'obiettivo principale e originario che il gruppo di lavoro si era dato, ovvero l'impegno anzitutto ad esaminare, contestualizzare ed eventualmente recepire le osservazioni giunte dai cittadini a seguito della partecipazione on-line, era necessario essere coerenti anche con l'impianto della legislazione nazionale.

Il nuovissimo decreto-legge n.14/20.2.2017 contiene infatti disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, e quindi disciplina aspetti oggetto del suddetto regolamento.

Il nuovo testo definisce la sicurezza urbana quale bene pubblico, prevede forme di cooperazione rafforzata tra i Prefetti ed i Comuni dirette a incrementare i servizi di controllo del territorio ed a promuovere la sua valorizzazione, inoltre sono definite nuove modalità di prevenzione e di contrasto all’insorgere di fenomeni di illegalità.

Il decreto-legge attribuisce al Consiglio Comunale la possibilità di inserire nei regolamenti comunali norme volte a prevenire fenomeni di criticità sociale, suscettibili di determinare un’influenza negativa sulla sicurezza urbana, mentre al Sindaco viene attribuito un più penetrante potere di ordinanza.

Sono inoltre previste sanzioni per chi impedisce l’accesso ad infrastrutture correlate al trasporto pubblico, anche in conseguenza dell’assunzione di bevande alcoliche, esercizio della prostituzione ed altro.

Infine alcune disposizioni riguardano occupazioni arbitrarie di immobili, contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti all’interno o in prossimità di locali pubblici, aperti al pubblico e di pubblici esercizi, e la modifica dell’articolo 639, comma 4, del codice penale per introdurre misure più efficaci contro il deturpamento e imbrattamento di cose altrui.

Da notare che gli effetti del decreto sono provvisori, in quanto esso perde efficacia se il Parlamento non lo converte in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione.

Il gruppo di lavoro, nel seguire l'evoluzione dei lavori parlamentari, attende perciò il loro esito prima di armonizzare le disposizioni comunali al testo legislativo che sarà eventualmente approvato in via definitiva.

Ufficio Stampa & Comunicazione
24.2.2017

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