Progetto intrecci: Comune e Gruppo 78 rendicontano gli esiti

Aggiornato a Venerdì, 17 Giugno 2016
Comunicato stampa di Venerdì, 17 Giugno 2016

“In una situazione di disagio è difficile far emergere quello che una persona ha dentro. Ma se si riesce, si fa rigenerazione dell'individuo” Così l'assessore ai servizi sociali Mauro Previdi nel corso della conferenza stampa in cui ha relazionato all'Urban Center sul progetto "Intrecci: intessere ponti relazionali". Il Servizio Attività Sociali del Comune dal 2015 collabora con la Cooperativa Gruppo 78. Il progetto della durata di un anno, finanziato dalla Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, mirava alla valorizzazione delle competenze di ogni cittadino il quale può rappresentare, rispetto ad un bene comune, una risorsa importante. “Quando un individuo capisce di avere qualcosa e di poter donare quel qualcosa, si sente ricco, perchè donare fa sentire ricchi” ha aggiunto l'assessore. Il progetto rivolto a persone/utenti seguite dai Servizi Sociali del territorio voleva consentire loro l'opportunità di svolgere servizi di volontariato. L'iniziativa si ispira ai principi del Welfare Generativo che il Comune di Rovereto ha fatto propri con l'approvazione del "Piano di sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto".

IL PROGETTO

“Intessere Ponti Relazionali”si inserisce in una visione territoriale che abbraccia le politiche di Welfare Generativo e punta a capovolgere il modo in cui la comunità percepisce gli utenti dei servizi sociali e il modo in cui gli utenti percepiscono se stessi.

Attraverso 800 ore di lavoro, il coinvolgimento di 25 soggetti in 21 percorsi, che hanno messo in rete 20 realtà diverse, la Cooperativa Gruppo 78 e i Servizi Sociali hanno voluto far emergere capacità, interessi, ambizioni e competenze di soggetti troppo spesso considerati fragili. Attraverso l’attività di volontariato, gli utenti coinvolti hanno potuto riscoprirsi parte di una comunità che ha bisogno anche del loro apporto.Gli obiettivi principali erano infatti, da una parte, di offrire spazi di socialità inclusiva, in una accezione di empowerment e di responsabilizzazione personale, dall’altra di sensibilizzare la comunità verso una maggiore coesione sociale e accoglienza delle diversità.

“Intrecci” ha coinvolto 25 fruitori dei Servizi Sociali del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina, che hanno impegnato complessivamente 800 ore del proprio tempo in varie realtà accoglienti sul territorio (Scuola Paritaria G. Veronesi, C’entro Anch’io (Associazione Murialdo), A.P.S.P. Vannetti Rovereto, RSA di Sacco, Punto d’Approdo, Fondazione Famiglia Materna, Cooperativa Gruppo 78, Ufficio Tecnicodel Comune di Rovereto, Associazione Noi, i Comuni di Besenello e Volano, Fratelli Rigo). Cercando di valorizzare al massimo le competenze e gli interessi dei volontari, Cooperativa Gruppo 78 è riuscita a costruire 21 percorsi intorno ad attività diverse, dalle piccole manutenzioni all’insegnamento della lingua italiana. In questo modo le competenze di ogni volontario sono divenute patrimonio comune e risorsa dell’intera cittadinanza, contribuendo all’arricchimento del capitale sociale. L’auspicio è che ogni volontario possa mantenere un legame significativo con la realtà e i suoi componenti, riconoscendosi risorsa attiva e appartenente ad un tessuto sociale.

Ufficio Stampa & Comunicazione
17.6.2016

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