Palazzi Aperti: gli scrigni di Rovereto si aprono

Aggiornato a Giovedì, 12 Maggio 2016
Comunicato stampa di Mercoledì, 11 Maggio 2016

La bellezza di Rovereto è anche quella intima, custodita nei palazzi del centro storico, spesso al chiuso di portoni dove la ricchezza culturale e storica della città, intrisa di arte e architettura, comunicato un passato forte che ha ancora molto da dire ai posteri.
“Palazzi Aperti” è l'occasione per riscoprire i palazzi storici della città, visitarli e far propria l'identità cittadina.
Per tre giorni da domani 13 maggio e fino al 15 maggio la città apre i suoi palazzi a tutti i cittadini e ai turisti portandoli alla scoperta della loro storia.
Tante le proposte: in Corso Bettini è possibile visitare Palazzo Annona, sede della Biblioteca Civica, il Mart, Palazzo Alberti Poja per poi arrivare in Corso Rosmini alla casa del grande filosofo roveretano Antonio Rosmini che proprio in questi giorni è stata la meta ammirata di un press-tour giornalistico organizzato dal Comune (in edcola questa settimana su Famiglia Cristiana nr 20 c'è un servizio di due pagine che arriva ad un parterre di 6 milioni di lettori dello stivale).
I suggestivi affreschi di Casa ex Candelpergher, autentico gioiello sconosciuto ai più, ha stanze dove la leggenda vuole abbia soggiornato il Conte di Cagliostro.
E' l'occasione per visitare gratuitamente Casa Depero, Palazzo Del Bene, noto per il balconcino in stile veneziano e le importanti decorazioni affrescate. E' inoltre possibile entrare al Castello di Rovereto per la visita ai torrioni Marino e Malipiero, costruiti dai Veneziani tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
“Palazzi Aperti costituisce un’opportunità da non mancare per chi arriva in città per la prima volta, ma anche per chi la riscopre, pur frequentandola ogni giorno” commenta l'assessore Maurizio Tomazzoni.

Alcune proposte:
PALAZZO DEL BENE - Venerdì 13 maggio 2016, ore 16.00 e ore 17.00

Di proprietà nel Cinquecento della famiglia veronese Del Bene conserva sulla facciata esterna un balconcino di stile veneziano, ma sorprende nel suo interno per le vaste e ricche decorazioni
affrescate, databili al XVI secolo, riscoperte durante il restauro dell’edificio avvenuto nel 2002. Visita guidta a cura della Fondazione Museo Civico Rovereto
CASA ROSMINI - Venerdì 13 maggio 2016, ore 10.30 1 ore 15.30, corso Rosmini

Una straordinaria occasione per visitare la casa in cui nacque e visse la sua prima giovinezza il più grande pensatore trentino di tutti i tempi: Antonio Rosmini (1797-1855). Affacciata sull’omonimo
Corso, che attraversa la città, la casa natale di Rosmini conserva un inestimabile patrimonio di cultura e di spiritualità, tuttora custodito dai Padri Rosminiani. Gli ambienti rimasti pressoché integri – come l’appartamento dello zio Ambrogio, la Cappella, la Sala del balcone e soprattutto la Sala degli Specchi – nonché il ricco patrimonio di libri, mobili d’epoca e opere d’arte, offrono uno spaccato altamente significativo di quella cultura settecentesca roveretana di cui Antonio Rosmini fu l’erede più geniale e illustre. Alla passione dello zio Ambrogio, insigne architetto e collezionista, e del nipote Antonio, che fu anche finissimo bibliofilo, dobbiamo la grandiosa biblioteca, la pinacoteca e la ricchissima collezione di stampe che sono giunte fino a noi.

UFFICIO COMUNICAZIONE
11.5.2016

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