Lavori pubblici e grandi opere

Aggiornato a Giovedì, 28 Gennaio 2021
Comunicato stampa di Giovedì, 28 Gennaio 2021

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RELAZIONE ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI E GRANDI OPERE

Siamo chiamati a delineare le linee di indirizzo del nuovo bilancio di previsione per il triennio 2021-2023.

Per quanto attiene gli investimenti non possiamo disconoscere il particolare momento di criticità che attanaglia tutto il settore del comparto produttivo e specificatamente il tessuto diffuso dell’artigianato locale e più in generale delle imprese edili e quelle della filiera connessa.

L’impegno che l’amministrazione dovrà riservare per garantire continuità nell’ambito delle lavorazioni edilizie ed urbanizzative dovrà risultare particolarmente sensibile e attento.

Più che mai in questo momento si dovrà favorire l’accesso alle microimprese nonché a tutte quelle aziende di piccole e medie proporzioni che sono alle prese con un’economia compressa e sfaccettata nelle mille difficoltà giuridiche ed operative e lavorano quotidianamente in un clima avverso ed estremamente compromesso sotto un profilo sanitario.

La sicurezza sul lavoro e gli oneri ad essa correlati assurgono a valore imprescindibile per garantire idonea qualità di vita per gli operatori impegnati nei cantieri.

Il Comune risponde all’appello garantendo il coinvolgimento di professionalità locali dell’intera filiera (professionisti e aziende), valorizzando ad esempio la vicinanza della sede operativa, dei magazzini e dei punti di approvvigionamento dei materiali da costruzione rispetto al cantiere da approntare.

Questo permette il contenimento delle emissioni dovute ai trasporti e ai cicli produttivi, ovvero l’utilizzo dei prodotti locali nel rispetto delle tradizioni costruttive che storicamente hanno connotato il nostro territorio.

La città, nell’alveo della continuità, si prepara per partire più velocemente quando si potrà garantendo investimenti nei vari comparti pubblicistici e delle molteplici urbanizzazioni di completamento del nostro territorio.

Il bilancio garantisce infatti singolare attenzione alle soluzioni manutentive ordinarie nel settore degli edifici scolastici, di quelli patrimoniali, di quelli sportivi, del verde pubblico e della viabilità e mobilità cittadina.

Servizi di pronto intervento, operazioni manutentive programmate, soluzioni

cantieristiche multiservice sono alcuni degli strumenti che gli uffici tecnici adotteranno in una logica implementata e rinnovata al fine di garantire un decoroso quanto capillare sistema di monitoraggio e attenzionamento di tutto il patrimonio comune.

Entrando nel dettaglio ricordo che nel corso del 2020 il cantiere comunale, con la collaborazione delle ditte esterne, ha approntato oltre 3000 interventi nel settore dell’edilizia patrimoniale, della viabilità, della segnaletica, dell’arredo urbano, dell’edilizia scolastica, etc.

Accanto a ciò dobbiamo poi rammentare l’attenzione che verrà riservata alla

manutenzione straordinaria strutturata e alle opere necessarie per dare continuità agli interventi già parzialmente programmati e in parte realizzati.

Il bilancio prevede infatti gli stanziamenti per il completamento del Parco alla Pista nell’ambito dell’areale ubicato lungo il Leno destro. Le opere avranno quale finalità quella di migliorare il tessuto connettivo del giardino pubblico estendendolo verso il corso d’acqua e creando rinnovate soluzioni per l’attività funzionali allo sport.

E’ altresì previsto il rifacimento della copertura dell’edificio presso la colonia Serrada e più in generale la riqualificazione energetica di numerosi stabili patrimoniali.

Viene poi prefigurata in una riprogrammazione degli interventi la progettualità del sesto lotto della ristrutturazione del Castel Veneto sede del Museo della Guerra, la realizzazione dell’impianto indoor per l'atletica leggera, il contributo per il campo centrale e l’impianto di illuminazione presso il Centro Tennis Baldresca, il collegamento viabilistico fra la statale 12 della Mira e viale Caproni, etc.

In questa prospettiva vengono poi ingegnerizzate una serie di progettualità strategiche quasi a testimonianza che la città è pronta ad una ripartenza. Mi sto riferendo, in continuità all’accordo sottoscritto tra la PAT e l’amministrazione comunale, all’attuazione delle strategie infrastrutturali di rilievo già parzialmente programmate e condivise anche con gli organi sovraordinati.

Richiamo infatti il Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2016 relativo alle grandi opere che prefigurano, sia nel medio che nel lungo periodo, attività di sistema per adempiere alle necessità che la città ha riaffermato con convinzione programmatica e spirito di approfondimento analitico.

Per quanto attiene la mobilità, in primis viene citato il passante ciclopedonale di

Piazzale Orsi. Il primo lotto, dell’importo di oltre 5 milioni di euro, scaturisce da

un’intesa definitiva il cui progetto è già stato interessato dalle fasi di appalto. Il cantiere verrà realizzato per step successivi nella logica di ridurre gli impatti sull’abitato.

Il secondo lotto avrà quale finalità quella di collegare la stazione ferroviaria a via Zeni e lo stesso potrà coordinarsi in termini di efficacia con l’approntamento del Polo intermodale.

Nel corso degli ultimi mesi del 2020 ha trovato progettualità preliminare il Polo

intermodale che consiste nella realizzazione di un vero e proprio snodo modale nel quale trovano insediamento un piazzale per la fermata, per la sosta e la

movimentazione dei mezzi del trasporto pubblico locale, comprensivo di percorsi

pedonali, marciapiedi e percorsi attrezzati per disabili e ipovedenti, la pensilina di protezione dei viaggiatori e degli stalli bus destinati alla sosta tecnica. Il compendio ospiterà poi un parcheggio strutturato su due livelli collegati alla viabilità e all’infrastruttura di interscambio gomma / ferro. Attribuiscono poi completamento al Polo intermodale progettualizzato i parcheggi per ricariche auto elettriche e car-sharing nonché gli stalli per motorini e biciclette.

Parallelamente a ciò si delinea un approntamento temporaneo del suddetto Polo che dovrà concretizzarsi celermente mediante il prolungamento dell’attuale sottopasso ferroviario e la realizzazione di un parcheggio provvisorio.

Attenzione si dovrà poi riservare all’ambito del Follone che dovrà essere riconosciuto quale infrastruttura funzionale al nuovo polo modale di Piazzale Orsi e quindi ricompreso nel “bacino di influenza” dello stesso.

Innovate modalità di rigenerazione dello spazio dovranno trovare condivisione secondo una logica il più possibile allargata atta a richiamare anche soluzioni di partenariato pubblico / privato.

Nel contesto della strategicità viaria, oltre a prefigurare in termini prospettici la

declinazione dei collegamenti viari di interconnessione tra la città posta ad ovest e la città posta ad est della ferrovia (passanti gemelli), si rimanda ad un approfondimento la necessità di una viabilità alternativa all’esterno del centro cittadino per spostare il traffico di attraversamento in sede idonea (circonvallazione o tangenziale).

Fino all’approntamento di tale viabilità alternativa, il Comune si farà parte diligente affinché la Provincia possa congruamente partecipare agli oneri gestionali per il mantenimento in efficienza della strada statale odierna posta l’assenza di valide soluzioni alternative di by-pass della città.

Il collegamento alla Mira assume un ruolo determinante anche alla luce di un rinnovato concetto di valorizzazione dell’ambito dei Lavini.

Infatti, a seguito di approfondimenti analitici è emersa l’opportunità (peraltro del tutto condivisa dagli organi provinciali) di riallocare la rete ciclabile originariamente posta a sud del collegamento viario nella zona prospiciente il Rio Coste.

Ciò consentirà di valorizzare un importante tessuto periurbano quasi completamente pubblico contraddistinto da valenze di connessione e cucitura con la vicina progettualità che verrà posta in essere per l’approntamento di nuovi areali per gli sport all’aperto (golf), per la rifunzionalizzazione dell’ambito Aragno, per il recupero delle altre emergenze naturalistiche e microambientali (Ruina dantesca, baita degli Alpini, Orme dei dinosauri, urbanizzazioni, etc.).

Tali progettualità sono in divenire e, grazie ad accantonamenti economici appartenenti al fondo strategico comprensoriale, potranno trovare definizione attuativa. In questa direzione si valutano con favore l’ampliamento delle connessioni ciclabili quali interventi pubblicistici e diffusi per sottendere l’armonica e definitiva integrazione delle frazioni al centro città. Le ciclabili dovranno infatti rispondere oltre che alla necessità di garantire un rapporto funzionale, anche alla necessità di soluzione rispetto

a fragilità ambientali attraverso il recupero e la valorizzazione di percorsi minori.

Il Polo unico del soccorso rimane in attesa di un reale finanziamento da parte della Provincia posto che l’amministrazione ha già delineato un’ipotesi progettuale condivisa sotto un profilo tecnico.

Il Protocollo di Intesa, anche alla luce delle recentiproblematiche strutturali dell’attuale Caserma, dovrà infatti accelerare l’iter di approfondimento progettuale e l’appalto degli interventi relativi.

Opportune metodiche di sviluppo progettuale potranno anche consigliare la realizzazione dell’opera per step funzionali per consentire lo svolgimento delle importanti funzioni a cui la caserma e l’organico dei volontari devono quotidianamente rispondere.

Infine attenzione e priorità dovrà essere garantita al pianeta delle residenze sanitarie assistenziali. Se da un lato, mediante la manovra economica anti Covid, l’amministrazione ha trovato la forza per chiudere definitivamente il cantiere della RSA Defrancesco a cui seguirà nel primo semestre del 2021 l’allocazione degli arredi, dall’altro si appronteranno gli interventi di ampliamento per il nucleo Alzheimer presso la RSA di Borgo Sacco e le opere di adeguamento COVID della RSA Vannetti.

L’intervento di progettazione della nuova RSA ha trovato conferma presso l’area ex Master Tools di via Ronchi sulla scorta di una progettualità preliminare predisposta dall’ente e già oggetto di specifica richiesta contributiva.

Il nuovo progetto ammonta ad oltre 19 milioni di euro e la comunità roveretana è in attesa del finanziamento suppletivo da parte dalla Provincia per poter regolarizzare le questioni patrimoniali e quindi dare avvio al nuovo iter progettuale.

Dalla lettura del quadro sopra espresso emerge pertanto una ricca previsione di

strategie nella materia propria delle opere pubbliche di pertinenza dell’assessorato che si sviluppano secondo una molteplicità di bilanci diffusi sia per competenza di cassa e finanziamento, sia per richiamo temporale e di cronogramma.

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