Celebrata la Patrona Santa Maria Ausilatrice: l'intervento del Sindaco Valduga

Aggiornato a Sabato, 06 Agosto 2016
Comunicato stampa di Sabato, 06 Agosto 2016

Nel suo intervento il Sindaco Francesco Valduga, richiamando le forti parole espresse al mattino dall'Arcivescovo e quelle del Decano, ha evidenziato come lo spirito di servizio e l'unità siano decisive nel destino di una comunità.
"Hanno ragione don Lauro e don Sergio - scelgo questo appellativo più semplice perchè so che lo gradiscono -  solo dentro una comunità unita e solidale possiamo superare le difficoltà del nostro tempo e credere in un futuro migliore" ha esordito il Sindaco.
"Grazie per avercelo ricordato. In questo primo anno di esperienza ho sperimentato spesso un senso di frustrazione rispetto ai grandi problemi della mancanza del lavoro, perchè non è facile trovare soluzioni definitive e adeguate a questa emergenza. Ma è anche vero che si possono trovare occasioni di collaborazione. E' stato citato oggi qui in Chiesa l'accordo di collaborazione con il Decanato siglato il 14 luglio scorso per mettere in atto progetti di solidarietà. Bisogna avere fiducia quindi, come il pio contadino di manzoniana memoria che interpreta i segno del cielo dallo squarcio delle nuvole" ha detto Valduga, citando un passo tratto dall'Adelchi.
"Dobbiamo quindi pensare che il sereno possa ancora tornare e bisogna lavorare incessantemente, perchè ciò accada". Riferendosi poi al voto cittadino ha aggiunto.
"A 313 anni da quell'atto di fede, vogliamo continuare ad assumerci questa responsabilità perchè solo con impegno e fede possiamo contrastare le forme di disimpegno, legate alla globalità dell'indifferenza. Solo con l'impegno quotidiano e la fede possiamo contrastare i disagi sociali e tutte le striscianti forme di indifferenza che inquinano le nostre relazioni, trovando tenaci e fattive collaborazioni e occasioni di solidarietà. Serve quindi la collaborazione di tutti. Ringrazio l'Arcivescovo per le bellissime e stimolanti parole e allora buon cammino perchè è vero che solo restando insieme ce la possiamo fare e ce la faremo. Solo così la frustrazione lascia il posto alla speranza" ha concluso Valduga.
All'applauso che ne è seguito e alle parole del primo cittadino ha fatto eco il commento del decano don Sergio Nicolli in chiusura delle celebrazioni.
"La cerimonia di oggi avrebbe dovuto essere accompagnata dalle nubi e invece le  squarciate nubi di questo pomeriggio possono essere interretate come un auspicio positivo, perchè di fronte alle difficoltà attuali torni il sereno e si possa camminare insieme e in unità. Ringrazio il Sindaco per il segnale importante e la volontà di collaborare. Che Maria Ausiliatrice ci aiuti e ispiri fiducia e gioia". Il decano e parroco di San Marco ha quindi ringraziato lo sforzo corale di giovani e adulti presenti nei due cori del mattino e del pomeriggio. "Ci hanno aiutato a pregare, sant'Agostino diceva 'canta e cammina'. Grazie al Vescovo per il regalo che ci ha fatto di fermarsi con noi tutto il giorno: abbiamo provato la gioia di averlo Vescovo".
E l'Arcivescovo mon. Lauro Tisi - a chiusura -  ha voluto aggiungere una frase molto significativa. "Ringrazio i roveretani per questa partecipazione e perchè hanno saputo esprimere un senso di appartenenza. Io diffido di quelli che dicono di appartenere a tutti. Perchè se si appartiene a tutti non si è di nessuno. Ma se si appartiene a qualcosa allora lo si può condividere e quindi si può appartenere a tutti".

Alle celebrazioni del 5 agosto oltre alle autorità cittadine con il Sindaco Francesco Valduga (gli assessori Azzolini, Graziola, Plotegher, Bortot, Chiesa) erano presenti anche autorità militari con la vice-questore Ilva Orsingher, dirigente del Commissariato di Rovereto, il comandante dei Carabinieri di Rovereto capitano Massimo Di Lena e la neo-comandante della Polizia Locale Fiorella Passerini. Erano presenti anche i sindaci delle città gemellate di Kufstein e Forchheim.
Ufficio Comunicazione
6.8.2016

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