C’è ancora incertezza sul futuro: occorre investire sulle nuove tecnologie

Aggiornato a Venerdì, 23 Aprile 2021
Comunicato stampa di Venerdì, 23 Aprile 2021

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Gli Istituti di credito della città di Rovereto sono stati ascoltati in audizione dalla Commissione Speciale per le emergenze economico-sociali.

Il Direttore della Filiale di Rovereto della Banca di Sondrio, Federico Minelli; il Presidente della Cassa Rurale di Rovereto, Geremia Gios; il direttore Ruggero Carli e la Titolare di filiale capofila presso Suedtiroler Volksbank, Lorenza Bresciani, hanno raccontato la crisi dal punto di vista delle credito.

Una situazione descritta ancora come molto incerta. Minelli ha sottolineato come i finanziamenti, sia per i cittadini, sia per le imprese, abbiano dato sicuramente supporto rispetto a questo anno difficile e che una ulteriore spinta la sta fornendo l’ecobonus. Per quanto riguarda gli interventi che può fare il comune, ha parlato di investimenti su nuove tecnologie, sul Polo Manifattura e Meccatronica e ha proposto di istituire un tavolo permanente tra attività economiche ed Istituti di credito per avere un confronto su come le parti sociali si stanno muovendo.

Per Geremia Gios la situazione è ancora un po' sospesa, prospettiva di passare ad una maggior apertura, ma contemporaneamente si pensa verranno meno una serie di moratorie. Ha portato in aula alcune criticità. La prima quella del credito al consumo: vi sono famiglie in evidente difficoltà (anche nuovi ingressi) con possibilità di entrare nell’elenco dei cattivi pagatori, con nocumento nei rapporti con le banche. Serve una forma di intervento che magari passa dalla Caritas in modo da evitare che per somme ridicole si creino situazioni difficili da cui uscire. Ha quindi parlato delle imprese che rappresentano circa 15%-20% degli affiliati della Cassa Rurale: sono imprese che sono effettivamente in difficoltà, non solo finanziarie ma anche difficoltà nel gestire la situazione e che non trovano conforto nemmeno da chi gli fa la dichiarazione dei redditi.

Esistono poi imprese con difficoltà di reddito: consente di replicare alcuni aggiustamenti forniti dalla PAT , ora garanzia al medio credito e interessi pagati dal comune. Anche Gios ha parlato di una rivitalizzazione attraverso le start-up e ha parlato di un possibile tutoraggio per aiutare le imprese in difficoltà.

Per Ruggero Carli, stiamo vivendo un momento particolare. Si conferma una lettura simile a quella dell’anno scorso, ma una lettura più ampia che porta ad individuare alcuni aspetti, tra cui uno non secondario: una grande quantità di liquidità che si sta accumulando. In prospettiva – ha detto - si potrà pensare di rimetterli in circolo grazie alla ripartenza di un ciclo economico quotidiano. Grazie alla politiche di sostegno sul territorio ci sono situazioni diversificate. Molte forme di sostegno diventano importanti per dare fiato alle imprese, però servono meccanismi gestionali lineari ma semplici. Il 110% ha dato qualche prospettiva illusoria. Non bisogna lasciarci trascinare dal pessimismo. La pandemia ha consentito ad alcune imprese di implementare la propria attività e di riconvertirsi. Lo dimostra che alcune aziende hanno rinunciato a ricorrere alle moratorie. Anche Lorenza Bresciani ha parlato dell’accumulo di sacche di liquidità che potrebbero rimettersi in circolo e riattivare l’economia. Per quanto riguarda i crediti deteriorati, le banche devono attenersi a norme europee, nonostante la vicinanza al territorio e per questo serve quindi prevenire.

Al termine del dibattito con la Commissione, il Presidente Zambelli ha sottolineato l’importanza di convertire gli input ricevuti in azioni concrete e ha ricordato che il percorso delle audizioni si dovrà concludere in maggio, per poi elaborare strategie che possano trovare una applicazione nelle azioni del Comune.

La prossima audizione è fissata per il 29 aprile.

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