25 novembre. Le iniziative dell'Assessorato per richiamare l'attenzione sulla violenza contro le donne
Segreteria generale Ufficio comunicazione
Aggiornato a Martedì, 10 Novembre 2015
Comunicato stampa di
Martedì, 10 Novembre 2015
L'Assessorato all'istruzione, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, 25 novembre, organizzerà un intenso programma di incontri ed eventi con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e destare attenzione sul tema del femminicidio, termine quest'ultimo, un neologismo, che significa distruzione fisica, psicologica, economica, istituzionale della donna in quanto tale.
Tutto comincia con un grido. Non lasciamolo cadere nel silenzio, questo il titolo dell'intera manifestazione che si articolerà e si snoderà nei vari punti della città con appuntamenti che andranno da venerdì 13 novembre fino a venerdì 19 febbraio 2016 e che come un filo rosso collegherà piazza Podestà a piazza Rosmini, l'Urban Center a Palzzo Alberti Poja, la Biblioteca a via Rialto. Questo per dare voce a tutte quelle donne che per essersi prese la libertà di decidere cosa fare delle proprie vite, di essersi sottratte al potere e al controllo del proprio padre, partner, compagno, amante, nonchè per la loro autodeterminazione sono state punite con la violenza e purtroppo in tanti casi anche con la morte.
In media, solo in Italia, perde la vita una donna ogni 3 giorni, vittima della follia omicidia di una persona vicina, il più delle volte, carissima. Oltre 100 i casi di femminicidio avvenuti dall'inizio dell'anno ad oggi.
Da una ricerca statistica Istat, presentata in data 5 giugno 2015, “sulla violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia”, commissionata dal Dipartimento delle Pari Opportunità, che prende in considerazione gli ultimi cinque anni sino al 2014, si conferma che una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale e nella maggioranza dei casi causata dal partner o da un familiare. Altro punto importante rilevato da questa ricerca è l'aumento della violenza assistita, ovvero la violenza vissuta direttamente dai figli delle donne che subiscono maltrattamenti in casa. Bambini che vivono oggi situazioni di violenza in casa, vivendola e subendola, domani saranno più probabilmente capaci di trasmetterla e replicarla nella loro vita quotidiana, a scuola, in famiglia, con gli amici, al lavoro.
“Per tenere quindi sempre desta l'attenzione e creare una giusta consapevolezza su questo problema di natura relazionale, sociale e culturale, tra uomo e donna, è necessario intervenire anche attraverso la formazione e l'informazione, sensibilizzando e coinvolgendo in primis le scuole e la cittadinanza tutta, a sostegno dei diritti umani e quindi dei diritti della donna, perchè ancora prima che materia giuridica, questa è emergenza culturale che coinvolge tutti, che tutti ci rende responsabili.
Il programma nasce anche grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di associazioni e di realtà culturali-sociali presenti sul territorio, prevede quindi una serie di iniziative culturali che, partendo dalla camminata per le vie del centro cittadino di venerdì 13 novembre, attraverso incontri, spettacoli e momenti formativi, condurranno all'ultimo appuntamento previsto venerdì 19 febbraio 2016 all'Urban Center con “Come i media raccontano la violenza contro le donne”. Il progetto trova copertura finanziaria sui capitoli dell'Assessorato all'Istruzione per una spesa diretta di circa € 2.500,00.
UFFICIO COMUNICAZIONE
10.11.2015